Carbonatazione
In tutti i Paesi del
mondo si producono bevande a basso tenore alcolico come la birra e il sidro,
bevande rinfrescanti senza alcol, gassate e non. Esse costituiscono un
settore economico importante che si basa su una grande varietà di industrie.
Le materie prime utilizzate per la fabbricazione delle bevande con o senza
alcol devono essere di qualità perfetta. L'acqua, che è la materia prima più
importante in quantità fra quelle utilizzate, non deve essere solo potabile
ma deve assicurare alle bevande una qualità costante.
In particolare è necessario evitare la presenza dell'ossigeno nell'acqua che
serve a preparare queste bevande, per evitare la maggior parte delle
degradazioni biochimiche e prolungare la durata di conservazione del
prodotto.
Le tecnologie utilizzano l'Azoto e CO2
per eliminare l'ossigeno dalle bevande o dalla loro acqua di preparazione e
per meglio controllare l'ulteriore carbonatazione nel caso di bevande
gassate. L'anidride carbonica, ingrediente delle bevande gassate (aranciate,
limonate, cola, bitter e acque toniche), e di certe bevande a base di succhi
di frutta, esercita un'influenza determinante sul gusto finale della
bevanda.
Le materie Prime
Le società del
settore, specializzate nella produzione dei gas industriali e specialista
delle industrie alimentari, ha messo a punto un procedimento che permette di
realizzare dei fusti su misura con lamiere di diverso spessore, rispondendo
così ai bisogni particolari di ogni birreria.
Questo procedimento garantisce delle saldature perfettamente resistenti ed
esenti da ogni porosità o asperità refrattarie al lavaggio e favorevoli allo
sviluppo dei batteri. Le ditte specialiste nella costruzione di recipienti
sotto pressione per i gas, ha esteso a questa produzione la sua attenzione
per la qualità offrendo dei fusti resistenti le cui forme permettono una
utilizzazione intensiva.
- Materiale di gassatura e
di spillamento delle bevande
L’associazione delle
bevande gassate con la ristorazione rapida ha trascinato lo sviluppo
crescente degli apparecchi di distribuzione di bevande a partire da sciroppi
condizionati in fusti.
Gli apparecchi «post-mix» sviluppati in Francia fanno parte di una gamme
completa e variata di attrezzature destinate alle catene di distribuzione
delle bevande che vanno dall’attrezzatura del banco (colonnine di
spillamento) fino al controllo della temperatura delle bevande gassate
(refrigeratori da banco)
Il CO2
"motore" delle bevande gasate
Non si conosce con
certezza la data di fabbricazione della prima bevanda gassata
artificialmente. E' stato forse un inglese, Richard BEWLEY, che ha descritto
per primo, nel 1708, la composizione di un'acqua di soda al limone.
La fornitura industriale di Anidride Carbonica si è sviluppata in parallelo
con lo sviluppo dell'industria delle bevande gassate fin da quando si è
cominciato a riconoscere all'acqua gassata i suoi effetti positivi per la
digestione e il suo potere di esaltare i sapori e gli aromi.
Le tecniche moderne di purificazione dell'Anidride Carbonica permettono di
garantire, qualunque sia la sua origine, una purezza che risponde alle
raccomandazioni della "Compressed Gas Association" Statunitense e della "European
Carbon Dioxide Association"
in Europa. Spesso la
necessità di purificare ulteriormente la CO2
secondo le esigenze di un particolare cliente ci permette di offrire questa
alta qualità del gas anche agli altri nostri clienti.
Nel caso delle bevande gassate i componenti dello zolfo (SO2 e H2S) sono
controllati con particolare cura e la loro presenza
non supera i ppM.
Prima di introdurla
nei saturatori la CO2
è vaporizzata in riscaldatori; vaporizzatori atmosferici, elettrici, a
vapore o immersi in bagni di acqua calda.
Deossigenazione
La percentuale di ossigeno disciolto non deve superare 0,1mg/litro nelle
acque di miscelazione destinate sia alla fabbricazione della birra per
fermentazione di mosti ad alta densità sia delle bevande a base di
concentrati di frutta.
Le tecnologie proposte utilizzano gas inerti (Azoto e CO2)
in condizioni particolari, richiedono degli investimenti minimi e possono
per questo motivo sostituire o essere di complemento ai sistemi meccanici il
cui investimento è molto più alto.
• Le
tecniche di desossigenazione
Il principio di eliminazione dell'ossigeno disciolto per mezzo di un gas
neutro (azoto per esempio) è estremamente semplice ed è basato sulla legge
di HENRY: la concentrazione di gas disciolto in un liquido è proporzionale
alla pressione parziale di questo gas nell'atmosfera sovrastante.
Per conseguenza se nell'atmosfera sovrastante un liquido si sostituisce
l'ossigeno dell'aria con dell'azoto puro, l'ossigeno che è disciolto nel
liquido si diffonderà verso l'atmosfera fino a stabilire un nuovo
equilibrio.
La velocità del
processo è funzione di un certo numero di fattori tra cui la superficie del
contatto gas liquido che può essere accresciuto per insufficienza di azoto
nel liquido.
Questa insufflazione è realizzata per mezzo di un iniettore di gas (in
acciaio inox sinterizzato con porosità di 15 micron circa) inserito su una
tubazione per mezzo di un T (nostra foto qui a sinistra). Il gas
generalmente utilizzato è l'azoto, a causa della sua scarsa solubilità
nell'acqua (2,25 volte meno dell'ossigeno) tuttavia si può utilizzare anche
CO2 nel caso della
desossigenazione di liquidi destinati ad essere successivamente carbonati.
Questa tecnica consente un rendimento di desossigenazione che varia dal 90
al 99% a seconda delle condizioni di funzionamento.
• Protezione contro l'ossigeno
di tutta la linea di produzione
Qualunque sia il tipo di bevanda prodotta è opportuno assicurarne la
protezione contro l'ossigeno durante lo stoccaggio e le diverse fasi di
produzione, fino al confezionamento:
- Spurgo gassoso delle cisterne prima del loro riempimento
- Sostituzione automatica del volume prelevato con un egual volume di gas
neutro
- Trasferimento dei liquidi per pressione di gas
- Omogeneizzazione dei liquidi per agitazione con gas
- Mantenimento di una contropressione dei filtri
Durante il
confezionamento si può avere nel liquido una indesiderata dissoluzione di
ossigeno. Per evitare questo fenomeno ci sono differenti soluzioni di spurgo
prima o dopo il riempimento secondo la geometria e la dimensione dei
contenitori (lattine
metalliche, contenitori di plastica o cartone plastificato, bottiglie di
vetro o di PET). Sono state messe a punto in collaborazione con gli
utilizzatori diverse soluzioni che ricorrono all'azoto liquido o gassoso e
alla CO2 gassosa o
sotto forma di neve, a seconda dei casi.
L'elenco non completo di queste applicazioni mostra l'utilità e la necessita
dei gas inerti nell'industria delle bevande.
Come esiste una catena del freddo per i prodotti surgelati è importante
ricordarsi che occorre mantenere una protezione continua dei liquidi lungo
tutta la loro linea di produzione. I gas inerti rendono questo compito
facile.
Tecnologie avanzate di
produzione al servizio di una industria tradizionale
La birra, come molte
bevande, ha una storia molto lunga: più di sei millenni. Ma quanti
miglioramenti scientifici e tecnologici ci sono stati dopo la scoperta da
parte degli antichi della fermentazione dell'orzo germinato. Nel Medio Evo i
monaci hanno introdotto il luppolo per dare alla birra il suo sapore. Nel
XIX secolo grazie ai lavori di Pasteur e al controllo delle fermentazioni è
stato possibile assicurare delle produzioni costanti durante tutto l'anno.
Oggi il controllo della
qualità
della birra, preoccupazione
costante dei produttori, e la ricerca di una migliore produttività inducono
i produttori a utilizzare delle nuove tecniche che ricorrono alla CO2
e ai gas industriali. I tecnici contribuiscono a portare il servizio,
tecnologia e utili a questa industria tradizionale della raccolta dell'orzo
fino allo spillamento della birra nell'ambiente ovattato di un pub.
- Utilizzazione di
ossigeno per risvegliare rapidamente l'orzo al momento della
fabbricazione del malto
- Utilizzazione di CO2
liquida sotto pressione per la fabbricazione degli
estratti del luppolo
- Addizione di ossigeno durante la produzione di birra
a partire da mosti di alta densità:la concentrazione corretta in ossigeno
disciolto facilita la propagazione dei lieviti ed evita la produzione
eccessiva di esteri negativi per il gusto della birra
- Eliminazione dell'ossigeno disciolto nell'acqua destinata alla produzione
di birre leggere. Le tecniche utilizzano i gas
inerti (N2 e CO2)
e sono identiche a quelle utilizzate per il trattamento delle bevande
gassate a base di frutta.
- Spurgo gassoso, pressurizzazione delle cisterne e dei filtri,
trasferimento della birra sotto pressione di CO2.
- Inertizzazione gassosa delle catene di condizionamento
- Neutralizzazione con CO2
del pH degli effluenti provenienti dalle macchine di lavaggio delle
bottiglie e dei fusti
Le tecniche proteggono la qualità del prodotto anche al momento dello
spillamento della birra. In certi casi particolari, specialmente quando i
fusti si trovano in camera fredda e a una distanza notevole dal punto di
spillamento si utilizza una miscela N2/CO2
per evitare un'eccessiva rasatura della birra.
Le soluzioni su
misura su:
Per telefono:
(39) 02-40261
Per posta:
Air Liquide Italia S.p.A.
Via Capecelatro, 69
20148 Milano, IT
www.airliquide.it
Fonte Air Liquide.it |