Venerdì 23 aprile sarà il giorno della prevenzione antialcol. Lo ha
stabilito l’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del mese di
iniziative promosse dalla Società italiana di alcologia e dalle
associazioni degli alcolisti. «Conta i bicchieri, perché loro contano» è
lo slogan dell'iniziativa. Per questo motivo il 22, 23 e 24 aprile un
camper dell’Asl sarà presente in Piazza della libertà dalle 13.30 alle
17.30 e il 24 aprile anche in Colle aperto in città alta dalle 20.30
alle 22.30 per misurazione e test dell’alcolemia.
Aprile è il mese dedicato alla prevenzione dell’alcolismo. Incontri di
formazione sono previsti con gli studenti a cura del Sert Uno dell’Asl e
della polizia Municipale. Al Liceo Scientifico «Lussana» su
comportamento a rischio e alcol e guida; all’Istituto «G.Galli» su
educazione alla non dipendenza e alcol e guida; all’Itis «G. Marconi» di
Dalmine su alcol e guida, in collaborazione con ACAT di Dalmine. Una
campagna di prevenzione su alcol, farmaci e sicurezza stradale sarà
realizzata in collaborazione con la Federfarma di Bergamo, Ordine dei
Farmacisti, ASL e Provincia di Bergamo.
Gli alcolisti bergamaschi in carico ai servizi sanitari sono circa 7500,
ma chi si rivolge al medico è di solito a fine percorso, con alle spalle
una lunga storia di forte bevitore. In Italia bevono 33 milioni di
persone. I problematici sono 4 milioni e gli alcolisti in trattamento un
milione e mezzo. Ogni anno 50.000 nuovi alcolisti si manifestano, mentre
i decessi alcolcorrelati sono ogni anno 30.000. I costi sociali della
situazione sono stimati in 15 milioni di euro l’anno considerando
incidenti stradali (50.000), incidenti sul lavoro (300.000), giorni di
assenza dal lavoro, danni conto terzi. Si beve ancora troppo, e spesso
male.
Il pubblico sottostima due fatti: la quantità d’alcol ritenuta
pericolosa e l’abitudine a bere in ogni ora della giornata. Quando si
beve? Gli adulti bevono tutti i giorni ai pasti, nell occasioni sociali
come l’aperitivo, davanti alla televisione. I giovani consumano poco
durante la settimana e concentrano tutto nel weekend. Danni per la
salute a lungo termine e danni sociali immediati: soprattutto incidenti
stradali e risse. Per gli europei dai 18 ai 39 anni gli incidenti
stradali sono la prima causa di morte: 55.000 givani ogni anno perdono
la vita in incidenti alcolcorrelati. A Bergamo nel triennio 2001-03 si
sono rivolti ai servizi alcologici dell’Asl rispettivamente 562, 589 e
679 persone. Il 30,75 dei bevitori sono tra i 40 e i 49 anni; il 6,6% i
giovani, mentre sopra i 60 anni sono l’11%. Il 51,11% sono occupati e
circa i l1,5% pensionati.
Ci sono alcolisti in tutte le fasce professionali: operai, artigiani,
impiegati, dirigenti. In passato prevaleva il far finta di non vedere.
Ora invece le aziende cominciano ad affrontare il problema: richiedere
al dipendente di sottoporsi a un trattamento come condizione per poter
mantenere il lavoro è molto positivo. Spesso è un sollievo anche per
l’alcolista che così trova una linea di condotta costruttiva e
dignitosa. Per quanto riguarda le sostanze, il vino (63,77%) è ancora
l’alcolico più utilizzato, seguono la birra (16,49%), i superalcolici
(5,74%), aperitivi e digestivi (2,50%) che si sommano a un 1,49% di
miscele varie.