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Birra: più rischi di demenza
Cattive notizie per gli amanti della birra. Chi beve vino ha minori rischi di soffrire di demenza, chi beve birra invece rischia di più. Chi non rinuncia a un boccale, anche solo una volta al mese, invecchiando e' due volte più a rischio di subire un deterioramento delle funzioni mentali rispetto ai non bevitori. Cosa che non accade alle 'cellule grigie' di chi preferisce il vino. I bevitori di 'succo d'uva', infatti, corrono il 70% di rischi in meno di demenza, rispetto a chi non ama questa bevanda. Nessun effetto negativo o positivo, infine, per gli habitue' dei superalcolici. Lo rivela uno studio condotto da Thomas Truelsen dell'Institute of Preventive Medicine di Copenhagen, che ha indagato su abitudini e prontezza mentale di 2000 persone a 15 anni di distanza: prima e dopo, cioe', che tutti superassero la soglia dei 65 anni. Nonostante i risultati, i ricercatori sottolineano che occorrono altri studi per raccomandare il vino come 'medicina' anti-demenza. Inoltre invitano a non trascurare i rischi legati a un consumo eccessivo di alcolici, che ''possono danneggiare piu' che favorire la salute''. Comunque, i risultati della ricerca sono tutti a favore del nettare di Bacco. In particolare, hanno spiegato gli studiosi ieri al meeting dell'American Neurological Association, 83 soggetti invecchiando avevano sviluppato una forma di demenza, e a rischiare di più erano i bevitori di birra. Chi preferiva il vino e lo beveva a cadenza settimanale, inoltre, e' risultato più protetto di chi lo 'assaggiava' solo una volta al mese. Fonte Italia Salute
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