"Quando ti bacio sulle labbra dischiuse, sono felice, anche senza birra"
così
è scritto su un antichissimo papiro conservato al Museo Egizio di Torino. Queste parole,
che parlano di felicità, di baci e di amore, danno anche un'idea di quanto la birra fosse
gradita già agli antichi egizi. La birra è stata probabilmente la prima bevanda alcolica
inventata dall'uomo soprattutto perché l'orzo, il suo principale ingrediente, cresce a
qualunque latitudine, a differenza della vite, tipica invece dei climi più temperati.
Alcuni ritengono che la birra sia nata addirittura in Mesopotamia circa seimila anni fa.
Il babilonese Codice di Hammurabi prevedeva addirittura la "pena di morte per
annegamento" nella birra per chiunque fosse stato sorpreso ad "annacquare"
la preziosa bevanda.
In Egitto la birra era sacra ed accompagnava gli uomini durante
l'intero arco della vita, persino durante lo svezzamento: ai bambini veniva somministrata
una birra a bassissima gradazione alcolica.
Etruschi e romani preferivano il vino, ma non facevano mai mancare
la birra ai loro miliziani durante le lunghe campagne militari. Si narra che Agricola,
governatore della Britannia, tornò a Roma con alcuni maestri birrai e fondò il primo
"pub" romano.
Nel Medioevo fu grazie ai monaci benedettini, cistercensi e
francescani che la tradizione della birra si diffuse in tutta Europa: proprio i monaci
furono i primi ad aggiungere il luppolo, una comunissima pianta rampicante, per
aromatizzare la birra.
Che sia bionda, bruna o rossa poco importa: una bella birra
ghiacciata, qui da noi, vuol dire estate, caldo, vacanze, pizza con gli amici. In Italia
il consumo di birra è in netta crescita, e gli estimatori di questa bevanda sono sempre
più numerosi tanto che in molti, ormai, improntano la loro vacanza alla ricerca di
luoghi, in Europa, della magica bevanda. Il Belgio è uno dei Paesi con la più grande
tradizione birraia e una quantità tale di tipi di birra da lasciare impressionati. Ma se
in Belgio vi aspettate di sorseggiare un boccale di birra in pub chiassosi e fumosi,
frequentati da barbuti tatuati e ricoperti di piercing vi sbagliate. In Belgio le birre
migliori si trovano in tranquille abbazie dove si fabbrica la birra e, di queste, ben sei,
tutte trappiste, si trovano in Belgio: Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle, Westvleteren,
Achel.
Tra i più belli il monastero Orval, che secondo la leggenda è
stato fondato, intorno all'anno Mille, da Matilda di Canossa, tra le figure più
importanti del Medioevo. Qui a Orval è possibile visitare la fabbrica di birra; ma si
può anche soggiornare nel monastero in un'atmosfera veramente piacevole e rilassante.
Durante la visita verranno svelati i tanti misteri di questa bevanda: << In genere
la birra origina dalla fermentazione con lievito di un mosto formato da cereali, maltati o
no, insieme a luppolo o altri aromatizzanti>>, spiega infatti con tono scolastico un
dinoccolato monaco, fratello Peter, che in perfetto italiano continua: <<I cereali
adatti a questo procedimento sono stati elencati nel 1516 dal re germanico Guglielmo IV
nella Legge di purezza della birra che imponeva inizialmente l'utilizzo solo del malto
d'orzo. In seguito si permise l'aggiunta anche di grano per le cosiddette birre
"weisbier">>. Ad Orval si produce birra ad alta fermentazione e il malto
che deriva dalla lavorazione dell'orzo è un malto di tipo "pale" (letteralmente
"pallido") a cui si aggiunge una piccola porzione di caramello.
L'abbazia di Achel è dedicata a San Benedetto, ma anch'essa è
abitata da monaci trappisti. Il monastero è stato fondato nel 1845 e possiede una
fabbrica di birra risalente alla prima guerra mondiale: i tedeschi rubarono ai monaci gli
enormi contenitori di rame per la birra per farne munizioni e per molti anni Achel non ha
potuto produrre la sua famosa birra. Solo recentemente, grazie al lavoro dei monaci
stessi, si è tornati alla produzione di una birra trappista molto nota agli intenditori.
Un viaggio in macchina fino all'abbazia di Notre-Dame de
Scourmont, nota ai "birrofili" come Chimay, consente non solo di visitare la
fabbrica di birra e i giardini del monastero, ma anche gi gustare i loro famosi e
tradizionali formaggi di latte vaccino.
Il Belgio è un paese piccolo, ma sono centinaia le minuscole
fabbriche di birra, alcune ancora artigianali, dove all'entrata si può vedere l'immagine
di Sant'Arnoldo, il protettore dei birrai. Nelle città come Bruxelles, Bruges e Anversa
sono tantissimi i caffè, i pub e anche i birrifici dove gustare un bel sorso di bionda e
passare qualche piacevole ora. In Gheude Strass 56, a Bruxelles, si trova la piccola
birreria-museo Brasserie Cantillon, dove si produce, tra le altre, una birra tanto strana
quanto famosa: la "lambic". Questa birra viene prodotta per fermentazione
spontanea, vi si aggiunge luppolo invecchiato e i contenitori di fermentazione non sono di
rame o acciaio, ma solo delle botti di legno usate per il Porto o lo Cherry. La fabbrica
di birra è visitabile, con le sue botti che hanno più di cento anni e le sue ricette
che, come recita una locandina, "sono le stesse dal 1900".
(continua a
pagina 2, clicca qui) |
Orval:
www.orval.be
0032 61325110
0032 61311060/5595
Achel:
0032 011800769
Chimay:
www.chimay.be
www.cantillon.be
|