Praga,
una città a tutta birra
Fonte Max di
Settembre 2003
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Devastata dall'acqua, è rinata. Romantica, mitica, magica, come sempre. E sempre
piena di giovani, che arrivano qui da ogni angolo del mondo. Alla scoperta di una città
che sa come farli "impazzire".
A volte la riapertura di un albergo è un fatto con una forte valenza simbolica. È il
caso del Four Seasons, che soltanto un anno fa era sommerso dalle acque della
Moldava: la spaventosa alluvione aveva messo in ginocchio la città, causando danni
incalcolabili. Ma Praga e i suoi abitanti hanno saputo reagire e, anche se i segni del
disastro non sono ancora stati cancellati del tutto (basta fare una passeggiata nelle
viuzze interne dell'"isola" di Kampa per rendersene conto), la città ha
rialzato la testa, i turisti sono tornati in massa e la vita va avanti.
Praga, bellissima e per niente altera, è tornata a essere quella capitale affascinante e
cosmopolita che conoscevamo. Città romantica, raffinata e sensuale che in passato ha
sedotto decine di musicisti e scrittori e che a partire dal 1989, anno in cui si è
affrancata da 41 anni di socialismo reale, vive una seconda giovinezza. Protagonisti, i
giovani: quelli che ci abitano, ma anche quelli (tantissimi) che arrivano da mezzo mondo,
attratti dalle bellezze architettoniche di una città che ha alle spalle una grande
storia, ma sa anche essere di tendenza, assolutamente cool.
Qui alla parola "arte" si dà grande importanza: decine di gallerie espongono
maestri dell'avanguardia e giovani di belle speranze. E per le strade non è difficile
imbattersi in qualche troupe che sta girando un film. Ma ciò che più sorprende è quanta
musica si suona a Praga! Jazz, classica, rock, blues, folk, klezmer, religiosa.
Praticamente non c'è strada senza un club, i suoni escono dappertutto. Nelle chiese
organizzano fantastici concerti d'organo o con quartetti d'archi. Sul Ponte Carlo
ci sono sempre un'orchestrina jazz, una cantante lirica e un suonatore d'organetto. A
partire dall'ora dell'aperitivo fino all'alba si scatena una sorta di movida nelle decine
di cantine più o meno fumose, più o meno famose, dove suonano musicisti davvero bravi,
magari poco noti al grande pubblico, ma dotati di una tecnica e di un feeling invidiabili.
A Praga persino i club più alla moda ospitano spesso esibizioni dal vivo, perché a
queste latitudini è rimasto il vezzo di riconoscere alla musica una forte dignità
artistica.
Ecco spiegato come mai la città eserciti un fascino così forte sui giovani, che qui
hanno anche il vantaggio di spendere cifre abbastanza contenute per il soggiorno. Certo,
il Four Seasons e gli altri hotel a 4 o 5 stelle sono molto cari. Ma se ci si accontenta
di una pensione, di un ostello o di una camera presso privati, magari in una zona
semi-centrale, ecco che la spesa si abbassa notevolmente. E comunque, una volta risolto il
problema dell'alloggio, tutto il resto ha costi davvero abbordabili: la birra praticamente
te la regalano e infatti scorre a fiumi; in molti club e cantine l'accesso è gratuito o
ti chiedono l'equivalente di 2 o 3 euro; una corsa in metro costa la metà che a Milano; e
con 8-10 euro, (e gli indirizzi giusti) si mangia abbondantemente senza correre il rischio
di mal di pancia (invece se si va alla ricerca dell'alta cucina i prezzi diventano
"italiani", ma in questo caso il servizio e il cibo sono davvero squisiti).
Insomma, è una città democratica, che accoglie tutti a braccia aperte. Tradizione e
modernità vanno a braccetto. Non aspettatevi di trovare soltanto fumose birrerie piene di
intellettuali, ma anche bar high-tech frequentati da ragazzi che discutono della Rete e
del concerto dei Rolling Stones. A proposito, lo sapevate che Mick Jagger ha
festeggiato i suoi 60 anni proprio qui?
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