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Risponde Fabio De Filippi, titolare e socio della Uberti Srl (foto in basso)

La vostra azienda vende materie prime per i birrifici artigianali. Parliamo ad esempio dei cereali. Li producete voi, o vengono importati?

Noi come Uberti non produciamo cereali. Per il 95% questi vengono importanti dalla Germania dove avviene, tramite la nostra rappresentata Weyermann® di Bamberga, il processo di maltificazione. L’ orzo però non è solo prodotto in Germania ma anche in Repubblica Ceca e, negli ultimi 4 anni, anche in Italia, in varie regioni.

Il luppolo è invece uno degli ingredienti più richiesti. Cosa offrite ai vostri clienti?

In questi ultimi tempi il luppolo è oggetto delle più svariate richieste da parte della clientela. Ne esistono varie tipologie e ne forniamo ai clienti di diverse origini e varietà: luppoli tedeschi, cechi, sloveni, inglesi, americani e neozelandesi di assoluta qualità.

Oltre alle materie prime, che linea di accessori avete da proporre ai vostri clienti?

Oltre alle materie prime proponiamo alla nostra clientela tutta una serie di prodotti per la produzione della birra quali impianti “pilota”, mulini, filtri, pompe, serbatoi, apparecchiature di laboratorio. Prodotti per il confezionamento (dalle bottiglie, ai fusti, alle casse), accessori quali serbatoi di maturazione, fermentazione e di distribuzione, oltre a   tappi e capsule per i fusti, e  complementi come detergenti e sanificanti.

Dalle mie interviste con i birrifici artigianali, si desume che rimangono ancora in molti ad importare dall’estero. Cosa offrite loro per fargli cambiare idea?

Offriamo ai clienti prodotti esteri (talora anche italiani) di assoluta qualità e con un rapporto qualità/prezzo di riconosciuto interesse.

Avete valutato la possibilità di collaborare con le associazioni di categoria per porre Uberti al centro delle scelte delle nuove esigenze produttive italiane?

Da sempre abbiamo costanti e saldi contatti con le associazioni di categoria mirati a consolidare la nostra posizione ed il nostro ruolo in relazione alle nuove esigenze produttive del nostro Paese.

Fonte Redazionale