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Homebrewer Enrico Rocca alias "Rocha"

Quando nasce e come l’interesse per le birre?

Il piacere di bere una buona birra è nato durante l’adolescenza quando ho cominciato ad avere un po’ di libertà di movimento ed a frequentare birrerie e pub assieme agli amici ma, fino a  tre anni fa, conoscevo solo le birre che si possono acquistare nei normali supermercati o quelle più comuni che si trovavano nei locali; insomma, il mondo delle birre artigianali mi era completamente sconosciuto. 

Come hai scoperto che potevi farti la birra in casa e soprattutto la scelta di farsela in casa e di proseguire nel farsela, deriva dalla scelta di farsi una birra che non trovi in commercio o perchè ti incuriosisce e ti appassiona ?

Nell’estate del 2004 stavo navigando su internet e mi sono casualmente imbattuto in un sito (non ricordo nemmeno quale fosse) che parlava della possibilità di farsi la birra in casa; dopo qualche minuto di lettura avevo già deciso che avrei provato anch’io e qualche giorno dopo ho ordinato il primo kit con fermentatore e due malti luppolati. Dopo qualche mese sono passato all’e+g e successivamente alla produzione all grain; personalmente credo che il fatto di proseguire con questo hobby è principalmente dovuto alla passione e alla voglia di migliorare sempre più i propri prodotti. Insomma, in questo campo non si ha mai finito d’ imparare.

Quale ricetta hai scelto per la tua prima birra?

Il primo kit era una lager, naturalmente con lievito secco ad alta fermentazione ! Il risultato finale fu 23 litri di un intruglio quasi imbevibile che trangugiai nel giro di qualche mese mescolandolo con la Sprite per riuscire ad ingerirlo …

Quale birra, tra quelle che realizzi, hai ripetuto più volte o magari personalizzato?

Già dall’inizio ho cercato di personalizzare le  mie produzioni anche se, ad onor del vero, in alcuni casi avrei fatto meglio a seguire ricette già sperimentate; comunque, come dice il proverbio, “sbagliando si impara”. Tra le birre realizzate ho ripetuto più volte una mia versione di “milk stout” leggera e molto beverina che credo sia per ora il miglior risultato personale raggiunto.

I tuoi gusti personali sugli stili di produzione, hanno inciso nella scelta delle ricette che realizzi abitualmente o ti piace comunque percorre strade nuove e magari estreme?

E’ chiaro che negli stili scelti ogni homebrewer, ivi compreso il sottoscritto,  cerca di  provare gli stili più svariati approfondendo successivamente le tipologie che preferisce. Personalmente non ho ancora sperimentato ricette “estreme” in quanto penso che prima bisogna imparare a conoscere e far bene i tipi di birra considerati più “comuni”.

Quali consigli daresti a chi si avvicina al mondo dell’homebrewing?

Di perseverare e non scoraggiarsi di fronte ai primi (probabili) mezzi passi falsi 

Enrico Rocca "Rocha" durante il controllo della temperatura

Nella tua esperienza, è meglio fare il percorso che prevede all’inizio il kit, successivamente l’all grain, inframmezzato dall’utilizzo degli estratti o puoi consigliare anche altre strade da sperimentare?

Penso che un homebrewer autodidatta debba necessariamente iniziare da una prima fase con i kit o e+g ; credo però che, magari partecipando prima ad un corso o iniziando con un amico già esperto, si possa anche cominciare direttamente con l’all grain. Ritengo in ogni caso necessaria una fase di studio teorico per poter conoscere le basi è il “perché” di quello che si sta facendo.

Di solito qualche tuo amico assaggia le tue produzioni o preferisci tenertele per te?

Cerco di fare assaggiare le mie birre a più gente possibile in modo da poterne scoprire i difetti e cercare di porvi rimedio nelle produzioni successive 

Il settore dell’homebrewing è ancora acerbo, sono pochi i punti vendita che hanno una scelta discreta, la maggior parte delle volte conviene ordinare via internet. Dalla tua esperienza quali suggerimenti daresti?

Abitando in provincia di Brescia dove non esistono punti vendita ben forniti (solo alcuni grandi magazzini hanno qualche kit e niente più), non ho molta scelta e devo necessariamente rivolgermi a distributori on-line di prodotti per homebrewing; personalmente mi sono sempre trovato bene con Mr Malt e Birramia, entrambi competenti e veloci nella spedizione del materiale.

Unionbirrai da alcuni anni realizza concorsi per HB. Hai partecipato a qualcuno di questi o hai intenzione di farlo in futuro?

Non ho mai partecipato a concorsi organizzati da Unionbirrai, ma mi piacerebbe farlo in futuro.

Restando in tema, Unionbirrai si sta impegnando per fornire ai propri soci sconti  per acquistare i prodotti di birrificazione casalinga. Hai qualche consiglio per migliorare queste agevolazioni o dei suggerimenti da girare a Unionbirrai?

 Essendo anch’io socio usufruisco degli sconti e ritengo utile l’iniziativa; un suggerimento ce l’avrei anche se non so se potrà mai diventare realtà: sarebbe auspicabile che Unionbirrai diventasse nostro fornitore; avendo tanti iscritti potrebbe acquistare notevoli quantità  dei principali ingredienti  (grani, lieviti, luppoli, ecc.) per poi venderli solo agli associati a prezzi interessanti tramite il sito, credo che potrebbe rivelarsi un vantaggio sia per l’associazione che per i soci; a tale proposito sono a disposizione per eventuali idee o approfondimenti del discorso.

Oltre al newsgroup it.hobby.birra e al sito www.hobbybirra.com c’è qualche altro newsgroup o sito web anche non italiano che utilizzi per scambiare idee, ricette e per cercare consigli?

Oltre ai due sopra menzionati, che ritengo i più interessanti per l’homebrewing, a volte leggo il forum di www.birramia.it

Hai un sito web in cui raccogli le tue esperienze e i tuoi pensieri birrari?

Essendo la negazione dell’informatica non credo avrò mai un mio sito internet … 

Per concludere vorrei dire che ritengo la degustazione della propria o altrui birra solo il piacevole atto finale  (o iniziale ?) di un “percorso”: infatti,  tutto quello che ruota attorno alla produzione casalinga vera e propria, cioè il piacere di leggere ed intervenire sul ng, di chiacchierare personalmente o via mail con “colleghi”, chiedere consigli, preparare una ricetta, partecipare a mini-raduni e conoscere altri appassionati, di sovente eguaglia  il piacere di bersi una buona birra autoprodotta.

Febbraio 2007

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