Le nostre Interviste
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Le nazioni della birra |
Associazione Luppolario
Risponde alla nostra intervista Stefano Gatti Quando nasce la vostra Associazione? Nasce il 27 aprile 2004 con una degustazione con le birre del Birrifico Italiano e Baladin e con la presenza di Agostino Arioli e Schigi. La sede della vostra associazione si trova? La sede dell'Associazione si trova presso il beershop "Il Birratrovo" a Como [Scheda]. E' stata scelta questo locale in modo che tutti possono accedervi senza problemi e per la maggiore reperibilità. Quanti iscritti o partecipanti contate tra le vostra fila? Come soci siamo circa un centinaio, ma molti di più sono gli iscritti alla nostra NL. L’aspetto più gratificate della vostra attività? L'interesse sempre maggiore riscontrato durante le nostre serate, e il convincimento che nulla sarà come prima nell'assaggiare una birra! Che tipo di rapporto avete istaurato coi microbirrifici italiani, magari quelli più prossimi alla vostra area geografica. Un ottimo rapporto con tutti i mastri birrai che abbiamo conosciuto, ovviamente la nostra Provincia ci consente interventi di altissima qualità. Dobbiamo dire che tutti si sono sempre mostrati disponibili e partecipativi. Speriamo di ampliare le nostre conoscenze con altre realtà. Collaborate con qualche locale in cui svolgete le degustazioni o i corsi? Non avendo un nostro locale di proprietà o in affitto dobbiamo appoggiarci ad altri locali, fortunatamente abbiamo sempre trovato grande disponibilità ad accoglierci, la maggior parte delle nostre degustazioni le abbiamo svolte presso un noto ristorante della città, dove il proprietario ci ha sempre messo a disposizione la sala e la cucina, grazie anche alla sua passione per la birra Per gli amici un po’ a corto di informazioni sulle tecniche birrarie, fornite strumenti di formazione? Tra i soci fondatori ci sono dei valenti homebrewers che danno sempre ottimi consigli a chi si avvicina per la prima volta al mondo della birra fatta in casa. L'idea è quella di sviluppare un corso di tecnica birraria, vedremo. Vi avvalete del contributo di docenti o mastri birrai? Ci siamo avvalsi della presenza nelle nostre serate di docenti di altissimo livello come Kuaska, Schigi e Coggi. Il pubblico presente ha sempre seguito con attenzione e divertendosi alle serate con la presenza di questi famosi docenti birrari. Che tipo di novità avete in mente per il futuro? A parte le serate di degustazioni dove qualche domande c'è sempre, per il momento non avendo organizzato nulla in proposito la risposta è negativa. Si dice che in Italia ci sia oltre un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per sé positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo? una maggiore consapevolezza del consumatore che vuole ricercare la qualità anche nella birra, chi partecipa alle nostre serate si accorge della differenza e dell'esistenza delle BIRRE! Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale. In Italia si sta diffondendo il fenomeno delle birre artigianali e della nascita di numerosi brewpub o birrifici. Noi auspichiamo che non si tratti di una moda passeggera per fare solo "affari", ma che si crei un movimento di qualità e duraturo nel tempo. Solo il mantenimento di standard elevati qualitativi rende il consumatore più attento e non legato ad un fenomeno di costume, che spesso si incontra in Italia. Bisogna sostenere chi lavora con passione, perchè questa la si ritrova poi nella bottiglia e nel bicchiere. Luglio 2006 |
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