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L'antica Birreria Taverna Dreher
Ai n. 75-77 di via
Giulia si trovava la Birreria-Taverna Dreher che era stata aperta, nei primi
anni Trenta, negli scantinati dell'omonima fabbrica di birra. La fabbrica,
fondata da Antonio Dreher intorno al 1865, era poi passata di proprietà
della Società Dreher-Pedavena del Gruppo Luciani, mentre la Birreria era
gestita da un'altra Società chiamata S.A.P.E.
Di
grande suggestione erano i locali che ospitavano la Birreria, caratterizzati
da ampie volte sorette da imponenti colonne. L'aspetto della Birreria era
volutamente rustico.
La scritta apposta all'ingresso: il carpe diem di oraziana memoria,
stimolava gli avventori al consumo della bionda bevanda e al divertimento.
Non si poteva ordinare meno di mezzo litro di birra anche se era in voga
l'usanza tedesca di trangugiare un intero litro dal classico boccale a forma
di stivale, lo stiefel.
Molti ed appetitosi erano i cibi che venivano serviti: il più famoso fu un
piatto unico lanciato dalla Birreria e denominato Piatto Dreher che offriva
una vasta scelta di salumi, salsicce e crauti, accompagnati da uno gnocco di
pane e altre leccornie, il tutto per la modica cifra di 5 lire. le cose
cambiarono soltanto durante la guerra quando la birra veniva amaricata con
l'aggiunta di assenzio, il pane era razionato e il formaggio andava servito
con le noci, per renderlo più saporito. Una particolare attrattiva del
locale, soprattutto nella stagione estiva, era l'ampio giardino che si
spingeva fino alla Rotonda del Boschetto. La clientela che frequentava il
locale era la più disparata anche perché, oltre alla birra, si poteva
trovare un piacevole svago nell'esibizione di complessi folkloristici, di
cori e di spettacoli di varietà.
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Fonte
www.triesterivista.it
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