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Gli inglesi bevono troppo: il governo dichiara guerra
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Gli inglesi bevono troppo: il governo dichiara guerra. Dopo la guerra a fumo e cibi grassi il governo di Londra si concentra sull'alcol, responsabile sempre più di episodi di violenza nelle strade, di giorni di lavoro persi e di milioni di sterline spesi in assistenza medica. Oggi, l'esecutivo presenterà la sua strategia per lottare contro gli eccessi di Bacco, che costano al Paese l'equivalente di 30 miliardi di euro l'anno. La National Alcohool Harm Reduction Strategy è stata messa a punto dall'unità di strategia del primo ministro Tony Blair e dai vertici della sanità, ma il governo sembra essere piuttosto in difficoltà davanti all'incremento di aggressioni e violenza da strada a opera di ubriachi, in particolare immigrati e stranieri. A dimostrazione dell'imbarazzo dell'esecutivo, il domenicale «Sunday Times» pubblica un documento firmato da un alto funzionario del governo, che denuncia come sia «più o meno impossibile» per la polizia garantire il rispetto dell'ordine pubblico nei centri delle città. Per lottare contro il fenomeno, secondo il giornale, il ministro degli Interni David Blunkett avrebbe pensato di aumentare le tasse per le licenze di pub e locali notturni e fissare i prezzi dell'alcol, in modo da impedire sconti (come quelli durante l'irrinunciabile - per i britannici - momento dell'aperitivo) che incoraggino la gente a bere. Ma la proposta di Blunkett è stata bloccata all'unanimità da Tesoro, ministero della Cultura e lo stesso Blair, i quali temono che possa essere considerata una mossa anti-business, che potrebbe costare cara in vista delle prossime elezioni. Oltre alle misure economiche, dunque, la strategia governativa prende di mira la pubblicità: su ogni bottiglia di vino, birra o super alcolico si potrebbe scrivere che è dannoso per la salute. ( Fonte Gazzetta di Parma )
Marzo 2004 |
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