Intervista al Birrificio Panil Beer
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Birrificio Panil Beer
Microbirreria nel paesino di Torrechiara (noto per il bel Castello medioevale). L'azienda produce ed imbottiglia anche vino, e dall'estate 2001 produce birre rifermentate in bottiglia e a fermentazione spontanea. L'attuale produzione è la seguente Panil Ambrè, Panil Blanche, Panil Brune, Panil Bionda. Grazie invece alle contaminazioni enologiche ci sono la Panil Barriqueè, la Panil Barriqueè Sour, la Panil Enhanced, la Panil Black Oak e la Panil Barriqueè Settembre. Recente è la Divina Mastro birraio è Renzo Losi, in amministrazione c'è invece Patrizia Losi. Posizione Geografica
Video Intervista realizzata a Torrechiara (PR) - Giugno 2009 Video intervista durante Il Salone del Gusto 2004 Risponde Renzo Losi (Intervista rilasciata nell'Anno 2004)
Se vi siete recati allo scorso Pianeta Birra, che opinione vi siete fatti
dell'evoluzione di questo appuntamento. Secondo il tuo parere, l'evoluzione
che ha raggiunto, va nella direzione di una concreta diffusione della
cultura birraria o si sta sempre più appiattendo verso i grandi colossi
multinazionali?
Non conosco i germi della birra ma posso dire che ho iniziato a bere molto
giovane, all’esame di maturità mentre tutti avevano i loro succhi di frutta
io mi sono portato una Ceres. Ho imparato ad apprezzare le birre
rifermentate in bottiglia o in fusto, ho fatto le mie esperienze come
homebrewer, anche se vedo che quelli di adesso sono molto più preparati di
quanto lo ero io, anche grazie ad internet, ho fatto il maltatore, ho fatto
la mia prima all grain ed infine ho comprato l’impianto. Posso comunque dire
che in questo mondo c’e’ sempre da imparare Si è mai pentito di aver aperto un microbirrificio? Si una volta dopo una grossa infezione. In che modo proponete le vostre birre? Ovvero la distribuite nel vostro locale o la fornite ad altri gestori della zona? Io faccio praticamente solo birre rifermentate in bottiglia per lo più da 50cl. Vorrei arrivare ad avere un punto di riferimento per le mie birre in ogni città italiana e spero di riuscirci nel giro di due o tre anni. La mia filosofia e comunque molto semplice; dare ottima birra priva di qualsiasi additivo al minore prezzo possibile. Nel caso in cui lei distribuisse le sue birre in altri locali, vi preoccupate di realizzare dei corsi di formazione per coloro che poi distribuiscono la vostra birra nei locali, ovvero vi preoccupate del mondo col quale la spillano, la conservano, la servono ai tavoli, e quindi temperatura di servizio e gestione dei bicchieri? Non realizzo corsi di formazione ma nel limite del possibile cerco di istruire il gestore. Dipende molto anche con chi si ha a che fare. La birra Panil nel suo bicchiere
Come consiglierebbe di abbinare le sue birre ai piatti gastronomici? Premesso che credo che durante un pasto il vino sia molto superiore alla birra che vedo più come un momento diverso della giornata ho provato comunque ad abbinare le mie birre con alcun prodotti la blanche con il prosciutto di Parma, la ambrata doppio malto con formaggio grana e la brune con dolci o carni alla brace. La barriqueé direi che e’ una birra da gustare da sola o al limite con un cioccolato fondente al 70%. Quale delle sue birre incontra il maggior riscontro del pubblico? Direi la Blanche in quanto il consumatore della mia zona è comunque orientato a birre leggere e chiare. Quale tra le sue birre non riscuote il successo che Lei sperava, e secondo Lei per quale motivo? Le birre scure, cioè la brune e la barriqueé per i motivi di cui sopra. Spero che lentamente i consumatori cambino idea.
Si dice che in Italia ci sia un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per sé positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo? Non ne ho nessuna idea. Vedo comunque che le grandi multinazionali attraverso i loro mille tentacoli stanno immettendo sul mercato nuovi prodotti che in alcuni casi non sono affatto male, questo per il consumatore e’ buono, ma non so se lo sia per i microbirrifici. Credo comunque che in Italia si possa giungere ad un consumo di circa 40 litri a testa nel giro di dieci anni. Renzo Losi Quanto importante considera lo studio del bicchiere in cui versare la birra, ovvero la scelta del bicchiere corretto per esaltare le qualità la sua bevanda? Le mie birre sono in continua evoluzione non è facile trovare il bicchiere giusto. Spero che le mie birre cambieranno (entro certi limiti ovviamente) fino al giorno della mia morte. Ha in mente per il futuro prossimo qualche nuova creazione, o qualche specialità, che vuole anticiparci? Sto lavorando attualmente a tre birre :una pilsen, una schwarz e ad una ale molto particolare. Inoltre ho intenzione di creare un lambic kriek, ma qui siamo ancora in alto mare. Non so se queste birre entreranno mai in commercio. Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale. Non ne ho idea cerco solo di lavorare il meglio possibile, mi sembra che la differenza fondamentale sia che i microbirrifici non usano conservanti almeno spero. Una cosa fondamentale e’ la presenza di lieviti, sto parlando delle bottiglie, penso che bisogna lavorare molto per fare capire ai consumatori che senza lieviti la birra non durerebbe e sarebbe privata di una delle sue componenti fondamentali. Anche l’uso di materie prime di prima qualità mi sembra un punto a nostro favore.
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