Chiude i battenti
l’ottavo Salone del Gusto - Edizione dei record: 200 000 visitatori
La conferenza stampa
di chiusura del Salone del Gusto svoltasi oggi pomeriggio ha visto la
presenza dell’Assessore all’Istruzione, Sport e Turismo della Regione
Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore al Commercio, al Turismo, alle
Attività Produttive e al Marketing Urbano della Città di Torino Alessandro
Altamura, del Presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese.
In apertura le considerazioni e riflessioni di Roberto Burdese che ha
illustrato gli esiti della manifestazione secondo tre chiavi di lettura:
politiche, organizzative e numeriche. Dal punto di vista politico questa
edizione sancisce la definitiva fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre,
evidente in particolare nella continuità politica e didattica tra le due
manifestazioni: «Questo è il Salone del Gusto della maturità e una delle più
belle edizioni di Terra Madre, dal punto di vista dei sedimenti di idee e
progetti lasciati. La continuità tra le due manifestazioni è stata
confermata dalla straordinaria partecipazione alle conferenze, in
particolare quelle che hanno affrontato tematiche ambientali e sociali, come
il land grabbing e il packaging sostenibile, e alle proposte educative di
Slow Food: 5 000 adulti hanno partecipato alle attività proposte da Slow
Food Educa e oltre mille bambini hanno seguito il percorso educativo».
Ma il Salone del Gusto e Terra Madre sono anche momenti in cui si realizzano
e avviano progetti: «Già venti leader africani hanno confermato il loro
impegno per il progetto 1000 orti in Africa che vedrà coinvolti inoltre
agronomi italiani e africani e il team di esperti in energie rinnovabili che
fa capo a Jeremy Rifkin che lavorerà su Marocco e Kenya. Crescono gli
scambi: Slow Food Toscana ha avviato progetti in Macedonia, Kenya, Marocco e
Georgia».
Dal punto di vista organizzativo: «Abbiamo registrato un grande
apprezzamento per la scelta di dividere il mercato per territori. Gli
espositori sono soddisfatti, hanno stretto contatti importanti con gli
operatori di settore, si sono divertiti ed era tempo che non si vedevano
così tante facce allegre». E venendo ai numeri: «Se è difficile fare una
stima precisa, possiamo però affermare che è stato raggiunto l’obiettivo dei
200 000 visitatori. Tra questi il 30% sono stranieri. Rispetto al 2008 poi
si sono venduti più libri: un dato che rivela una mutazione culturale in
atto nel pubblico del Salone, rispetto alla prima edizione del 1998: grande
successo ovviamente della nuova guida Slow Wine e anche, a sorpresa, de Il
piacere dell’orto, entrambi titoli di Slow Food Editore».
In conclusione Burdese ha evidenziato come il successo della manifestazione
appena conclusa non possa che confermare che: «Il settore agroalimentare è
strategico per l’Italia e oggi sono quanto mai necessari investimenti a
sostegno, ma soprattutto progettualità. Deve diventare uno dei pilastri
fondamentali dell’economia nazionale ed è anche per questo che Salone del
Gusto e Terra Madre si aspettano di lavorare con le adeguate certezze».
Da
sinistra Leonardo Di Vincenzo, Sam Calagione, Kuaska e Teo Musso
Dopo Burdese è
intervenuto l’assessore Altamura: «Questa manifestazione è un ulteriore
importante tassello affinché Torino diventi veramente la capitale italiana
dell’enogastronomia. I numeri ci sostengono in questo obiettivo da
raggiungere: siamo passati dai 180 000 visitatori del 2008 agli oltre 200
000 di quest’anno; mentre sul fronte espositori i 620 della scorsa edizione
sono diventati 910. E questo - sottolinea l’assessore - nonostante la crisi
economica e i tagli che anche noi come Comune abbiamo dovuto attuare. Ancora
una volta l’esito positivo di questa manifestazione appartiene a tutti: alla
Città, alla Regione e a coloro che ci hanno lavorato.
Le cifre di questo successo impongono però a tutti noi d’avviare sin d’ora
una serie di ragionamenti, in previsione dell’edizione del 2012 che ricordo
avrà ancora come sede Torino.
Manifestazioni come il Salone del Gusto e Terra Madre insieme agli altri
importanti appuntamenti come, ad esempio, il Salone del Libro, sono delle
vere e importanti vetrine internazionali, sono punte di diamante che
andrebbero ulteriormente valorizzate. Proprio per questo credo che sia
importante, sin dai prossimi giorni, ragionare attorno a un tavolo dove
dovranno sedersi la Città, la Regione, Slow Food e GL Events per Lingotto
Fiere».
Ha chiuso la conferenza l’assessore regionale Alberto Cirio: «Il Salone del
Gusto insieme a Terra Madre si conferma uno dei più grandi eventi piemontesi
di rilevanza nazionale e internazionale. Un evento che con 200 000
visitatori contribuisce in modo importante all'indotto turistico e
commerciale di questa regione e che allo stesso tempo ha la capacità e
l'autorevolezza di stimolare una riflessione profonda sul cibo e sulla
comunità mondiale che lo rappresenta e che la Regione continuerà a
sostenere, come partner di Slow Food, nella misura necessaria a garantire la
manifestazione con successo».
Ufficio Stampa/Press
Office Salone del Gusto
Fonte
Comunicato
Stampa
Ottobre 2010
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