Il Belgio, le statistiche, e una birra facile facile
11/12 Settembre Bibbiano.Buonconvento.Siena
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E’ di non molti giorni fa la pubblicazione delle statistiche sui consumi di birra in Belgio, riferiti all’anno 2009, a cura della Confederazione belga dei produttori di Birra. Consumi che si sono rivelati in continuo, progressivo calo, anche se ad un ritmo più lento rispetto l’anno precedente: il consumo pro-capite di birra in Belgio infatti , nel 2009, è stato di 81 litri, l’ 1,3% in meno rispetto al 2008. Dieci anni fa, il consumo medio di birra era di 100 litri all’anno, venti anni fa di 121 litri, mentre all’inizio del XX secolo ogni belga beveva, in media, la bellezza di 221 litri di birra. I numeri generali della produzione sono relativamente stabili, con i volumi totali quasi invariati nel 2009 rispetto all’anno precedente, e con una buona tenuta delle esportazioni, aumentate dello 0,9% rispetto al 2008, tanto che della produzione totale della birra in Belgio, ben il 56,7% viene esportato, in Francia, Gran Bretagna e Germania, con un vero e proprio boom negli USA, nei quali in soli 5 anni il volume delle birre esportate è quasi quintuplicato (da 376.000 hl. a 1.346.000 hl.), anche se, in questo caso, sotto sotto c’è lo zampino di ABInbev, con la sua storica presenza (nel suo ramo americano) sul mercato USA. 124 sono i birrifici belgi “ufficiali”, che generano un volume di affari di 1.951 milioni di euri, con 5.550 operai impiegati direttamente nelle varie brouwerij, e ben 60.000 nell’indotto. Cercando una qualche similitudine con il mercato italiano, spulciando un po’ il report, si nota anche in Belgio una progressiva inversione di tendenza nei consumi di bevande nella ristorazione: pur rimanendo il vino la “prima scelta” dei belgi nel 68% dei casi, la birra è invece passata dal 18% del 2007 al 24% del 2009, confermando un trend riscontrabile anche in Italia. Altro aspetto importante dell’intero comparto produttivo birrario belga, è la sua forte impronta “ecologica”: nel 2009 ben il 77,69% delle birre immesse sul mercato sono state vendute in imballaggi riciclabili (bottiglie, fusti, casse), mentre i litri di acqua necessari per produrre 1 litro di birra sono passati dai 10-20 del 1990 ai 4-7 del 2009. Parlando del Belgio, difficile non parlare di una birra belga. Per questo post scelgo una birra commercializzata da non molto dalla John Martin e brassata presso l’abbazia de La Trappe, La Rousse de Brabant. Lo dico subito, non è una birra di punta nel panorama birrario belga (anche se di origini e produzione un po’ “oriunde”), non rappresenta il segmento d’eccellenza, ma è birra facile facile da bere, senza troppe pretese, ma che regala delle buone soddisfazioni. Questo per dimostrare che si può fare una birra buona, corretta, non complicatissima, adatta a soddisfare tutti i tipi di palati, anche quelli più esigenti, senza per questo farla diventare sciatta o banale. Il resto dell'articolo di Alberto Laschi lo potete leggere su http://www.inbirrerya.com/2010/07/15/il-belgio-le-statistiche-e-una-birra-facile-facile/ Fonte http://www.inbirrerya.com/2010/07/15/il-belgio-le-statistiche-e-una-birra-facile-facile/ Luglio 2010 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.19 |
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