L'ultimo giorno di soggiorno di Kuaska ci svegliamo prestissimo, dopo
una nottata passata tra Brewpub o pseudo tali, una Westveltern del
Mikalsa e una piccola cenetta all'una di notte al Kovacs di Palermo.
Appuntamento alle 8 e 20 con Lorenzo all'albergo dove ha passato le
ultime due notti.
Ci
dirigiamo verso Bagheria, un comune di 80 mila abitanti a 20 minuti da
Palermo. Usciamo dalla città e ci immettiamo nell'autostrada Palermo
Catania, e in pochi minuti arriviamo allo svincolo di Bagheria. Dopo
un pò di traffico riusciamo a raggiungere lo stabilimento della Wild
Spirit, semplice da raggiungere dall'autostrada.
Ci
accolgono subito con tanto calore, e ci illustrano anche qui i
procedimenti che via via negli anni sono stati adattati ed elaborati,
anche con delle invenzioni molto particolari.
L'impianto è della BrewTech, ed è disposto nella maniera più
funzionale possibile, anche relativamente allo spazio dei locali, che
non sono grandissimi.
Dopo qualche secondo Kuaska ha già il primo boccale in mano, e si
comincia con la Golden Lager, direttamente versata dalla bottiglia.
Si
comincia con la degustazione, nelle condizioni ottimali, ovvero senza
aver mangiato nulla, e con il palato ancora vergine da sensazioni
esterne. La platea di visitatori è vasta, numerosa e appassionata, e
tutti vengono contagiati dalle indicazioni di Lorenzo.
Alla fine con l'aiuto di Arturo Politi della Ceria, che nel frattempo
ci aveva raggiunti, notiamo i merletti di Bruxelles, che tanto
interesse aveva avuto durante la serata di degustazione.
Nel frattempo ci raggiunge anche il mastro birraio Alessandro
Picciotto, che aveva avuto un piccolo inconveniente. Kuaska si
intrattiene con Alessandro, e si ripercorre la storia della Wild
Spirit, che è possibile visionare al link
www.mondobirra.org/wildspirit.htm.
Kuaska e Alessandro Picciotto (Mastro Birraio Wild Spirit)
Ci
vengono mostrati i locali in cui è depositato il malto, e ci si
prepara ad assaggiare la birra che verrà degustata a Pianeta Birra a
Rimini. La Red Ale.
L'aggettivo più interessante fornito da Lorenzo Dabove per la Red Ale
della Wild Spirit è la riconducibilità di questa birra. Ed inoltre
risulta interessante il retrogusto dry (secco) che offre al
degustatore.
Foto ricordo con lo staff Wild Spirit
L'imbottigliatore manuale della Wild Spirit che tanta curiosità ha
destato tra i visitatori e specie in Kuaska
Dopo i saluti, e gli arrivederci a Rimini e per le prossime iniziative
che si potranno organizzare in futuro, alle 10 e 50 ci mettiamo in
macchina, e cominciamo a indirizzarci verso l'aeroporto di Punta Raisi
di Palermo.
Dopo il traffico caotico arriviamo poco prima di mezzogiorno a
destinazione. Qualche acquisto finale per Kuaska, saluti e foto con
gli ideatori del portale che state leggendo, e tanta soddisfazione per
il progetto portato a termine.
Sono stati 3 giorni densi di impegno, di stress mentale, ma anche
pieni di complimenti, che ci consentono di credere di poter
organizzare ancora qualcosa con Lorenzo Dabove.
Marco Tripisciano
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