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La Palanfrina del Birrificio Troll
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Birrificio Troll
Microbirrificio fondato nel 2003. Chiuso il martedì. Aperto tutti i giorni alle 18, la domenica alle 12. Brewpub di Alberto Canavese che produce una Dorina (Pale Ale 5,2°), una Patela (Pale Ale 7,5°), una Shangrilà (Belg. Ale 8,5°), una Panada (Blanche 4,2°), una Palanfrina (B. castagne 8,5°) e Stella di Natale (Ale 11,5°). Immerso nell'incantevole natura della Valle Grande, produce quattro birre fisse e una stagionale, a rotazione, tutte ad alta fermentazione. La specialità e' la carne alla brace. La birra viene servita alla Birreria Snack Troll che si trova in Strada Valle Grande 15/a, 12019 Vernante (CN) Nel 2005 la birra Febbre Alta è stata premiata come BIRRA ORIGINALE dal Concorso Birra dell'Anno di Unionbirrai, mentre nel 2010 la Panada è stata premiata come birra con 5 stelle d’Italia dalla Guida Slowfood Birre d'Italia Il mastro birraio è Daniele Meinero Daniele Meinero e Alberto Canavese al Birrificio Impianto Eco Brew Tech Scheda Impianti per microbirrifici Posizione Geografica
Intervista realizzata nel mese di Novembre 2010 Ci descriveresti della tua linea produttiva la tua birra rappresentativa, quella che ha riscontrato il maggiore interesse e la birra che ti auguri abbia un maggiore riscontro nel pubblico? Ad oggi sicuramente la birra più rappresentativa del nostro birrificio è la Shangrila, ale ambrata da 8,5 gradi alcolici, caratterizzata da una originale speziatura con spezie orientali, la prima birra che abbiamo prodotto nel 2003 ed ancora oggi quella che ha maggior successo. Io continuo a lavorare affinché il pubblico apprezzi sempre di più la Daù, la nostra Saison, che ancora oggi è probabilmente la mia preferita tra le nostre produzioni, una birra leggera per quanto riguarda il grado alcolico (3,9) ma molto intensa negli aromi, legati a spezie (pepe coriandolo e zenzero) ed esteri di fermentazione. Quanti Ettolitri hai prodotto lo scorso anno (2009) e quanti presumi raggiungerai alla fine del 2010? Nel 2009 abbiamo prodotto circa 490 hl e la proiezione dice che nel 2010 saliremo leggermente arrivando circa a 530 hl Le birre del Birrificio Troll In quale percentuale produci e imbottigli e quanto in fusti? Circa 60-65% in fusto L’attuale tua distribuzione avviene solo in Italia o anche all’estero? Oltre all'Italia anche qualche spedizione negli USA Per Natale prevedi una birra particolare, espressamente prodotta per questo periodo o una stagionale non particolarmente natalizia? Per Natale come sempre sta per uscire la Stella di Natale 2010, ale scura da 10,5 gradi
Daniele Meinero
Precedente intervista
realizzata nel Luglio 2006, rispose alla nostra
intervista Daniele Meinero (nella foto sopra)
Se vi
siete recati in passato a Pianeta Birra (Rimini), che opinione vi siete
fatti dell'evoluzione di questo appuntamento. Secondo il tuo parere,
l'evoluzione che ha raggiunto, va nella direzione di una concreta diffusione
della cultura birraria o si sta sempre più appiattendo verso i grandi
colossi multinazionali? La mia impressione è che l'interesse verso la birra di alta qualità sia palpabile e crescente, anche se il potere commerciale dei grandi gruppi rimane al momento incontrastabile. Conoscete eventi tipo il Salone del Gusto (ogni due anni a Torino), Cheese (ogni due anni a Bra (CN)), Expogusto a Milano? Avete intenzione di parteciparvi come espositori nei prossimi anni? Abbiamo già partecipato in passato a Cheese e al Salone del gusto e siamo intenzionati a confermare la nostra partecipazione per le edizioni future. Daniele Meinero a Cheese 2005 Come è nata in Lei la passione per la birra? Assaggiando birre di tutto il mondo. Si è mai pentito di aver aperto un microbirrificio? Al mattino, d'inverno, alle 6, con un metro di neve da spalare per entrare in birrificio e con 15 gradi sotto zero, ogni tanto mi chiedo chi me l'abbia fatto fare, ma passa in fretta!
In che modo proponete le vostre birre? Ovvero la distribuite nel vostro locale o la fornite ad altri gestori della zona? Quasi la totalità della produzione viene assorbita dal locale, stiamo cercando di inserirci nella zona per sviluppare il progetto nel 2007 Nel caso in cui lei distribuisse le sue birre in altri locali, vi preoccupate di realizzare dei corsi di formazione per coloro che poi distribuiscono la vostra birra nei locali, ovvero vi preoccupate del mondo col quale la spillano, la conservano, la servono ai tavoli, e quindi temperatura di servizio e gestione dei bicchieri? Ovviamente il requisito indispensabile affinché un locale possa avere la nostra birra è la passione del gestore, che deve essere disposto a qualche sacrificio e qualche attenzione maggiore per gestire la nostra birra; ovviamente investiamo del tempo per istruire il gestore. Può parlarci di qualche abbinamento gastronomico che proponete nel vostro Brewpub, e soprattutto come nasce un abbinamento gastronomico con le vostre birre? (Nel caso in cui lei non abbia un locale con annessa cucina, come consiglierebbe di abbinare le sue birre ai piatti gastronomici?) Alcune delle nostre birre sono
state progettate per sposare alcuni piatti offerti nel locale (per esempio
la Shangrila Fumè è nata per migliorare e completare l'offerta di
abbinamento con la carne alla brace). In altri casi è il cuoco che inventa
il piatto per poterlo abbinare alla birra. Noi proponiamo un percorso di
piatti cucinati con la birra, nati nel tempo grazie a sperimentazioni: Quale delle sue birre incontra il maggior riscontro del pubblico? Shangrila, ambrata stile belgian ale, con spezie orientali (8,5 gradi)
Quale tra le sue birre non riscuote il successo che Lei sperava, e secondo Lei per quale motivo? La Dau', saison d'etè, a mio giudizio il miglior prodotto che offriamo. Riscuote enorme successo tra gli appassionati, ma tra il pubblico "medio" viene ostacolata secondo me dal pregiudizio generale sul basso grado alcolico (3,9) In Italia ci sono oltre un centinaio di microbirrerie e brewpub. Il fenomeno è sicuramente in crescita, ed è probabilmente un segnale di malessere nei confronti dell'appiattimento del gusto di alcune birre industriali. Il trend che si sta assestando è di per se positivo, ma secondo il suo parere, verso quale crescita (non soltanto economica) si sta giungendo? Discorso complicato, che richiederebbe pagine di discussione. Sicuramente il crescente interesse del pubblico (grazie soprattutto al lavoro persistente e appassionato dei birrai che girano per proporre e raccontare le proprie creazioni) è sintomo di una necessità di sapori nuovi e intensi che le birre industriali difficilmente sanno proporre. Il crescente numero di birrifici sta alzando il livello medio dei prodotti, grazie a una crescente cultura e tradizione di base. Daniele Meinero e Alberto Canavese a Londra Sa che il nostro portale si preoccupa di informare i suoi lettori dei benefici che questa bevanda possiede. E non ci riferiamo solo al basso contenuto calorico, ma anche alle ricerche di settore, che ne segnalerebbe delle virtù molto interessanti. Faccio anche a Lei una domanda a cui teniamo. In Spagna, che attualmente ha un consumo maggiore dell'Italia, è stato creato un Centro di Informazione Birra e Salute. Secondo Lei sarebbe possibile investire in tal senso anche in Italia, ovvero rendendo i consumatori molto più consapevole degli effetti benefici che ha questa bevanda, mettendo in risalto anche l'aspetto del consumo moderato e consapevole? In realtà spesso i discorsi e le discussioni riguardanti la birra artigianale finiscono in questo canale, ovvero la consapevolezza di cosa si sta bevendo e il concetto di un consumo moderato a favore di una qualità superiore. Comunque se anche in Italia si riuscisse a mettere in piedi un progetto di questo tipo sarebbe sicuramente positivo. Quanto importante considera lo studio del bicchiere in cui versare la birra, ovvero la scelta del bicchiere corretto per esaltare le qualità la sua bevanda? Fondamentale.
Ha in mente per il futuro prossimo qualche nuova creazione, o qualche specialità, che vuole anticiparci? Per il 2007/2008 abbiamo in programma un Barley wine, una bitter ale e una porter.
Cosa ne pensa del mondo birrario artigianale, ovvero del modo col quale si sta procedendo, le scelte che si sono fatte in passato e se ha delle proposte per rendere i consumatori più consapevoli delle differenze radicali che esistono tra birra industriale e artigianale. C'è ancora un pò di confusione diffusa, sia tra i consumatori che tra i birrai. Servirebbe una maggior influenza da parte di Unionbirrai e più unità di intenti tra i birrifici, per poter costituire un gruppo forte e con capacità di intervento anche in settori politico-finanziari per assicurare copertura ad un settore che, se pur in crescita, rimane pur sempre al di sotto dell' 1% del mercato totale. |
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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.15 |
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