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"La rassegna stampa, le notizie apparse sul web, che riguardano la birra"

Periodo: Settembre 2003/1

Cominciamo la "newsletter" della settimana, ringraziando tutti coloro che hanno aderito a questo servizio gratuito, e il Team di www.mondobirra.org è orgoglioso di farvi sapere che al momento della redazione della newsletter settimanale, sono ben 78 gli iscritti!! Questo è un gran risultato, che avevamo voglia di comunicarvi. Speriamo davvero di offrirvi un discreto servizio, se volete sottoporci qualche commento mandate una mail cliccando qui di seguito mailto:info@mondobirra.org?subject=commento oppure visitate il sito alla pagina www.mondobirra.org/info.htm .

Se volete sottoporci una vostra notizia, cliccate qui a lato mailto:infoçmondobirra.org?subject=mianews e riempite il corpo del messaggio con la vostra notizia citando l'eventuale fonte.

Questa è la newsletter che hai scelto di ricevere riempiendo il modulo apposito sul sito www.mondobirra.org , ecco a te le notizie di questa settimana.

Notizie:

  1. La Coors completa l'acquisto della Carling da Interbrew. La fabbrica di birra Coors costituisce adesso la seconda azienda di birra in Inghilterra. La compagnia di Adolph Coors annuncia che è stato completato l'acquisto della Carling, di proprietà della Bass, dalla Interbrew, per 1,2 miliardi di Sterline, circa 1,7 miliardi di dollari, ovvero circa la stessa cifra in Euro. L'affare include la maggioranza dell'assetto che in precedenza era gestito dalla Bass, azienda di birra anch'essa molto nota, gestendo quindi la Carling, la Grolsch (attraverso la joint venture con Grolsch N.V.), la Worthington e i marchi Caffrey; molte altre birre e marchi di bevande alcoliche. La Coors risulta adesso la seconda azienda di birra in Inghilterra. Il marchio principale, la Carling lager, è la birra più venduta in Inghilterra, quindi da questo si comprende la mole dell'affare. La realizzazione di questo affare aumenta significativamente la grandezza della compagnia Coors e allarga e diversifica la sua base rinnovata, risultando così una delle compagnie più solide e con vari interessi. La Coors è adesso uno dei più grandi leader di produttori di birra, con una piattaforma solida e con marchi in crescita. Fonte www.coors.com

  2. La fabbrica della Repubblica Ceca accetta la sua sconfitta in Danimarca; a questo punto deve pagare i danni alla Anheuser-Busch, la titolare negli USA del marchio Budweiser.  La Budejovicky Budvar ritira la denuncia, viene a questo punto negato l'uso dei marchi Budweiser e Bud. La fabbrica della repubblica Ceca Budejovicky Budvar ha accettato la decisione della corte di fermare l'utilizzo del marchio Budweiser per le sue birre in Danimarca e concede i diritti esclusivi dei marchi Budweiser e Bud alla fabbrica americana di birra Anheuser-Busch. La Budvar dopo aver ritirato la sua denuncia e stata costretta a pagare 200.000 corone (circa 64.000,00 euro) in danni alla Anheuser-Busch e 75.000 corone (circa 24.000,00 euro) di spese giuridiche. La recente decisione è dovuta alla Corte Commerciale e Marittima Danese. Dopo questa decisione, la Budvar mantiene i diritti di utilizzare il nome Budejovicky Budvar. In Svezia, la Anheuser-Busch possiede i diritti sui marchi Budweiser e Bud. La Corte d'appello sui marchi in Svezia recentemente permise alla Budvar di mantenere il marchio Budejovicky Budvar nello stesso paese scandinavo. Dopo questa decisione, è stato presentato un appello. La decisione danese è una delle tante sentenze favorevoli alla Anheuser-Busch nella sua estenuante disputa con la Budvar. Ci sono infatti vittorie in Finlandia, Italia e Spagna, dove come in Danimarca, la Budvar è stata costretta a cessare l'uso dei marchi Budweiser e Bud per le sue birre in tutte le etichette, impachettamento e pubblicità. La Anheuser-Busch ha avuto anche successo in un altra questione: La Budvar affermava infatti che la Bud fosse nata dapprima in Russia, Kazakistan e Repubblica Moldova. Per capire di più, visita questo link: www.mondobirra.org/bud.htm

  3. La CAMRA in difesa per la Budvar. Il gruppo di consumatori presenterà una petizione al Governo Ceco per non privatizzare la famosa fabbrica di birra. La CAMRA (England's Campaign for Real Ale) ha lanciato una campagna per tenere fuori dalle mani di compagnie
    di birra internazionale la Budweiser Budvar. Durante il Festival della birra svoltosi a Londra all'inizio di Agosto sono state richieste delle firme per la petizione da inviare al governo Ceco. La CAMRA sostiene che privatizzando il birrificio ceco, ora di proprietà dello stato, potrebbe portare alla perdita di uno dei più antichi e autentici produttori di birra nel mondo. A dispetto di una decisione che nel 2001 prevedeva l'esclusione della Budejovicky Budvar dalla privatizzazione, il governo ceco discutendo sul futuro del birrificio, ha deciso di privatizzarlo. CAMRA sostiene che, se il birrificio verrà posto in vendita, significherà cadere nelle mani della Anheuser-Busch o di un altro gruppo multinazionale della birra come la Scottish & Newcastle o Interbrew. Mike Benner, responsabile comunicazione del gruppo CAMRA afferma:"Il successo della Budweiser Budvar è un evento storico di natura eccezionale. A dispetto delle decine di lotte giudiziarie condotte con la Anheuser-Busch, per decidere a chi appartenesse il marchio Budweiser, segnato da tante sconfitte e da qualche vittoria, la compagnia ceca ha resistito strenuamente. Del resto alla Anheuser-Busch il marchio Budvar interessa molto, se cadesse nelle loro mani, questi chiuderebbero lo stabilimento, eliminerebbero questa birra e la Budweiser americana continuerebbe a dominare il mondo. La A-B lo ha già fatto in passato". A fronte di questo apocalittico scenario che descrive il signor Benner, bisogna ricordare che le due compagnie si sono sfidate in molte corti in tutto il mondo, specie in Europa, per rivendicare ciascuna i diritti sul nome Budweiser, Bud e altre variazioni. Questa è una delle ragioni per cui la Bud Ceca è venduta in USA col nome Czechvar. I visitatori del Festival della birra londinese, dove la Budweiser Budvar è stata venduta, hanno potuto firmare questa petizione da inviare in Repubblica Ceca, e questa petizione verrà presentata in autunno al governo di Praga. Per la verità si può votare la petizione anche on line visitando il sito della CAMRA ( www.camra.org.uk ).Per i link alla petizione, per altre informazioni, visita questo link: www.mondobirra.org/bud.htm

  4. La birra che fortifica: I ricercatori Scozzesi esaminano i benefici delle vitamine nella birra. Le vitamine potrebbero essere aggiunte alla birra nel tentativo di ridurre i problemi di salute relativi all'alcool in Scozia. Un documento del Governo Scozzese si sta occupando dell'aggiunta delle vitamine tiamine (B1) alla birra che potrebbero prevenire alcune forme di danni cerebrali relativi all'alcool. Si è infatti cominciato ad investigare all'interno della possibilità di richiedere alle fabbriche di birra di introdurre la vitamina all'interno dei loro prodotti. Questo provvedimento fa parte di una condotta che il governo sta intraprendendo per ridurre il numero di decessi dovuti all'alcol e le malattie che affliggono gli alcolisti. Fonte foodingredientsfirst.com

  5. Le birre al cioccolato e alla fragola, hanno come target le donne e verranno vendute nei supermercati. Mentre le fabbriche di birra a sud di Londra lanciano nel mercato cinque nuove bottiglie su scala nazionale dopo un attento esame del mercato, si spera che nuove marche siano attratte dalle donne, rispetto al vino e all'idea troppo mascolina legata alla birra. La birra bionda al cioccolato è stata realizzata da un'unica miscela di malti e orzo, con l'aggiunta di vaniglia, mentre per il drink alla fragola, chiamato Red, viene utilizzata frutta fresca. Gli altri aromi saranno ufficialmente
    lanciati col nome di White, Amba e Golden. Nel frattempo le richieste aumentano, specie dalla Greenwich Union Pub, dove le birre sono in prova. Alastair Hook, proprietario del birrificio indipendente nel Greenwich, afferma che la sua azienda utilizza metodi di birrificazione tradizionali per realizzare i nuovi aromi, e dice inoltre che non si tratta di un espediente. "Noi non cerchiamo di creare qualcosa di popolare per indirizzarlo a giovani ed impressionabili donne, ma stiamo invece cercando di creare un prodotto più accessibile e bello, stando dietro alle richieste e alla bellezza." A dire il vero non si capisce cosa voglia dire con ciò, ma il mercato è il mercato, aggiungo io. Per il signor Hook, la sua azienda sta cercando di cambiare una tradizione che vuole che la birra sia generalmente comprata dagli uomini e una "dominazione storicamente maschile" dei Pub. Fonte BBC

  6. Loughborough. Un bicchiere di vino o un boccale di birra a pranzo e' sufficiente ad aumentare il rischio di incidenti stradali. Anche quantità di alcol ben al di sotto dei limiti consentiti per legge, infatti, hanno il potere di indurre una pericolosa sonnolenza, se 'abbinate alla digestione pomeridiana. Lo afferma uno studio inglese, pubblicato sulla rivista 'Occupational and Environmental Medicine'. I ricercatori hanno inoltre scoperto che se la notte prima si e' dormito male, e' molto più probabile uscire fuori strada dopo aver bevuto moderatamente a pranzo. In questi casi i ricercatori consigliano di valutare bene l'opportunita' di guidare, perché l'alcol porta a sottovalutare la propria stanchezza. Fonte Adnkronos

  7. Bari, Ricoverato dopo aver bevuto una birra in un bar (10 agosto 2003).  E' ancora ricoverato per accertamenti nel reparto di chirurgia del Policlinico il 37enne di Bari che si e' sentito male dopo aver bevuto una birra in un bar del Borgo Antico. L'uomo ha avvertito forti bruciori alla faringe. Successivamente la bottiglia 'incriminata' e' stata sequestrata dal Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri, insieme ad altre cinque della stessa marca e dello stesso lotto. Gli esami tossicologici dovranno accertare ora se la sostanza contenuta nella birra sia alla base del malore. In questi casi, il consiglio che ci sentiamo di dare, è quello di controllare che la birra che vi servono, sia ancora integra, e non già utilizzata in precedenza. Fonte Adnkronos

  8. La Black Royal, a dispetto del nome, è italiana. La Tarricone Group, azienda di Baragliano in provincia di Potenza, già produttrice della Birra Morena, che qualche mese fa, si era notata in qualche passaggio pubblicitario utilizzando come testimonial la showgirl Nina Moric, ha allargato la sua offerta produttiva, sfornando la Black Royal, nelle tre versioni, Lager, Red e Stout, in bottiglie da 33 e 66 cl, e in fusti da 20 litri. La prima è una lager dal basso contenuto alcolico, circa 4,8 gradi alcol, la seconda un'ambrata di 5,8 gradi alcol e la terza una scura. Sono dei prodotti ispirati ad un'antica ricetta scozzese la cui tradizione si fonde col fascino della regina dei Celti. Per altre informazioni, si possono visitare i seguenti siti: www.blackroyal.com che a dire il vero non è troppo esaustivo, o telefonare al numero 0039 0971993826. Oppure potete inviare loro una mail per richiedere info, all'indirizzo mailto:blackroyal@blackroyal.com?subject=dalsitomondobirra.org oppure visitare il sito della Birra Morena, www.birramorena.it . Fonte Mensile Mondo della Birra 

  9. Continua per tutto il mese di settembre il sondaggio di mondobirra.org. Visto il notevole successo è ancora in corso nel nostro portale il sondaggio dedicato allo stato europeo che offre la migliore produzione di birra. Al momento della redazione della "newsletter" risulta ancora in vantaggio una sorprendente Austria , seguita dal Belgio e dall'Inghilterra. Ottimo piazzamento per Germania ed Italia. Puoi votare il tuo paese europeo preferito visitando il nostro sito, o cliccando direttamente qui, www.mondobirra.org/sondaggio.htm

  10. Dopo il Giornale di Sicilia, Yahoo e JobOnLine.it, anche l'Unione Sarda on line ha parlato di noi, visita l'articolo davvero molto interessante alla pagina seguente www.mondobirra.org/diconodinoi.htm

Arrivederci a venerdì prossimo per la nuova newsletter della settimana, ricca di articoli e notizie dal mondo della birra!!!

Il Team di www.mondobirra.org

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