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Bere birra una passione di moda

BIRRA, mon amour. Piace a tutti, giovani e adulti, che al pub come in pizzeria chiedono solo e soltanto birra. Italiana e straniera poco importa, meglio però la più classica bionda. Una moda destinata a non finire mai quella della birra che oggi trova spazio in particolare nei locali selezionati, proposta in raffinate e stravaganti soluzioni davvero per tutti i gusti. A teorizzarne caratteristiche e tradizioni, a farne una autentica oportunità di scoperta e di sollazzo per il palato, in città c'è lo Slow Pub in pieno centro storico. Qui alla sera si può scegliere anche tra un centinaio di birre differenti, dove la qualità trova sempre la precedenza sui prodotti industriali. Ed è qui che si vende anche l'unica birra di casa, prodotta in un microbirrificio di Borgorose. «Il nostro pub che ricalca la filosofia Slow Food - spiega il titolare Salvatore Accardi - è stato aperto nel 2005 e da allora ci dedichiamo ad offrire ai giovani e meno giovani prodotti nuovi ed esclusivi». Ed è soprattutto tra i giovani che la birra viene apprezzata. «Birre italiane di grande qualità e produzioni europee tra cui quelle belga, inglesi e tedesche - continua Accardi - Molti chiedono qualcosa di diverso dal solito stanchi della solita e classica bionda e senza qualità. Oggi in molti ricercano il prodotto giusto. Ogni birra viene servita nel suo bicchiere originale ed ha sue caratteristiche particolari. Da noi si possono assaggiare addirittura birre introvabili e nei giovani c'è curiosità per il nuovo, anche se alcuni giovani si ostinano a bere le birre che già conoscono per andare sul sicuro». A tutta birra dunque? «La massa preferisce questo prodotto, ma per chi non manda giù la birra, abbiamo inventato il cocktail "senti che te bevi". La birra italiana è sempre la più richiesta, più la bionda rispetto alla rossa sulla quale c'è sempre scetticismo. Il pubblico adulto è invece molto interessato alla birra artigianale e qualche volta proponiamo in degustazione anche la birra fatta da me». La ricetta? «Assolutamente segreta». Birra per tutti anche al Bag Pipe Pub "Da Ciocetta" a Cittaducale dove la richiesta è sempre per questo prodotto, lasciando ad una sparuta minoranza il gusto di farsi un bicchiere di vino oppure un coktail. «Serviamo birra a tutti i maggiorenni dai 18 in poi - spiega Marco Aquilini, titolare del pub angioino che ha aperto appena un anno fa - La birra è sicuramente oggi di gran moda, con preferenza per quelle bionde e doppio malto. Di solito si accompagna con qualche stuzzichino offerto dalla casa, ma per i tradizionalisti sono sufficienti le patatine fritte, oppure la classica pizza. Anche le donne bevono birra ma in questo caso di bassa gradazoone alcolica e sempre bionda. Da noi per la maggiore vanno le birre straniere: quella scozzese alla spina e in bottiglia molte le birre belga e tedesca». E chi ha dimostrato di essere al passo con i tempi è l'inventore della birra del Borgo che nasce nel 2005 a Borgorose da un'idea di Leonardo Di Vincenzo, un giovane ricercatore universitario. Nel suo microbirrificio vengono prodotte oggi quattro birre diverse, sia in fusti che in bottiglie. Sicuramente le birre più interessanti mai prodotte nel Lazio e già ben collocate nel panorama della birra artigianale italiana. Birra al farro, ad alta fermentazione, birra color nocciola, oppure con schiuma color cappuccino per i giovani che non vogliono rinunciare alla qualità e all'originalità insieme grazie al made in Rieti.

Fonte ALESSANDRA PASQUALOTTO - Il Tempo

Luglio 2006

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