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A tutta birra: Un "alimento" alcolico da scegliere nei pasti

La birra? "Andrebbe considerata un alimento", spiega Andrea Ghiselli, Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione, "quindi affrancata da quell'aura quasi di "vizio" che la circonda. Dovremmo considerarla ingrediente e complemento di un pasto. E direi che Paesi mediterranei come Italia e Spagna mantengono ancora un'idea "corretta" del consumo dell'alcol, anche della birra. Beviamo meno alcol rispetto ai Paesi del Nord Europa. E lo facciamo durante tutta la settimana, in genere durante i pasti, mentre nel Nord si tende a consumare grandi quantità di birra nel week-end, spesso indipendentemente dal pasto: usanza assolutamente dannosa per la salute".

"L'importante è saper bere con moderazione. La birra è una bevanda a bassa gradazione alcolica" prosegue l'esperto. "Effetti positivi? Modiche quantità di alcol sono messe in relazione con una minore incidenza di rischio cardiovascolare, ipertensione e diabete, e ciò potrebbe essere dovuto proprio alla moderazione, più che a ciò che si trova dentro la bevanda. Sui contenuti, le sostanze fenoliche che contiene la birra hanno proprietà antiossidanti. Grazie a uno dei suoi principali componenti, l'orzo, vi si trovano poi vitamine del gruppo B (che tuttavia in una dieta corretta non mancano), soprattutto B6 e B9, che hanno una funzione nella protezione dal rischio cardiovascolare). Ci sono poi minerali importanti come il rame, utile soprattutto nello sviluppo delle difese antiossidanti enzimatiche".

Che vuol dire "consumo moderato"? Si definisce Unità Alcolica (UA) una quantità di alcol di circa 12 g, grossomodo equivalente a un bicchiere di vino di media gradazione, a una lattina di birra di media gradazione, o a un bicchierino di superalcolico. Le quantità da non superare variano a seconda dell'età, del sesso e della costituzione fisica. Si consiglia di non superare le 2-3 UA al giorno per l'uomo adulto, le 1-2 per la donna. Anziani e ragazzi dai 16 ai 18 anni non devono consumare più di una UA al giorno, mentre gli "under 16" devono evitare l'alcol (la legge vieterebbe di vendergliene, ma è infranta spesso), idem durante la gravidanza e l'allattamento.

Sugli effetti della birra sulla salute e sull'importanza di un moderato consumo di alcol si sono appena confrontati medici di vari Paesi europei in un convegno a Bruxelles (European Beer and Health Symposium). Tutte le relazioni hanno evidenziato l'importanza dei modelli di consumo. I messaggi che invitano alla moderazione e all'equilibrio, secondo gli specialisti, devono permettere di prendere in considerazione la taglia, il peso, il sesso, l'età il tasso di metabolismo, per valutare al meglio i pro e i contro del bere.

 

Fonte Alessandra Margreth La Repubblica

Luglio 2006

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