Notizie
© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine. |
Veronesi: ''Servono campagne informative indirette nelle scuole''
Il nuovo presidente dell'Osservatorio contro ''i proibizionismi e gli atteggiamenti punitivi nei confronti dei giovani'' Nuova dirigenza per l'Osservatorio permanente sui giovani e l"alcol: il neo-presidente (presentato ufficialmente oggi presso il Centro Congressi "Roma Eventi - Piazza di Spagna” in occasione del convegno “Alcool e società, un rapporto in evoluzione”, promosso dallo stesso Osservatorio) è il professor Umberto Veronesi, che stigmatizza “i proibizionismi e gli atteggiamenti punitivi nei confronti dei giovani: piuttosto, ci vogliono campagne informative indirette nelle scuole, che promuovano sport, viaggi, attività formative, lavori intelligenti e motivati”. Nato nel marzo 1991 con l’intento di raccogliere e mettere a disposizione della collettività nazionale informazioni obiettive e scientificamente corrette sulle modalità di consumo di bevande alcoliche e relative problematiche nella popolazione giovanile italiana, l’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool ha promosso in questi anni ricerche “in un’ottica di integrazione interdisciplinare finalizzata a una visione globale del fenomeno. Partendo da un approccio bio-psico-sociale delle problematiche alcolcorrelate, l’Osservatorio ha voluto integrare ed allargare la dimensione sanitaria del problema approfondendo, all’interno del pianeta alcool, gli aspetti psicosociali ed antropologico culturali dei comportamenti individuali e collettivi, nonché gli aspetti economici e politico legislativi”, riferiscono i responsabili.Una scelta “che ha consentito di collocare l’osservatorio all’interno di quella 'alcologia sociale’ che, specie a livello europeo, trova sempre più consensi e considerazione, in quanto indispensabile per identificare strategie di prevenzione della eccedenza efficaci e culturalmente adeguate”. “I dati che indicano un aumento del consumo di birra e di vino rispetto ai superalcolici sono confortanti. Il vino, al di là degli aspetti nutrizionali, è carico di significati simbolici positivi: è visto come fattore di coesione nella nostra cultura e anche nella religione cristiana”, ha rilevato Veronesi, proseguendo: “Bere vino è quasi un rituale nelle nostre famiglie e, come tutti i rituali, rafforza la fiducia nella comunità. Anche la birra, per altri motivi, riveste un ruolo diverso da quello dei superalcolici in virtù del prevalente consumo in occasione dei pasti e per la sua dimensione socializzante oltre che per il suo basso tenore alcolico”. Oltre alla nomina di Veronesi, da luglio il professor Stefano Zurrida assume la carica di vicepresidente. Dell’assemblea entrano a far parte, come soci, l’Università di Perugia, la Fondazione Cesar (Centro Europeo Studi Assicurativi e Ricerche), l’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto (Assobirra) e la Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini.
Fonte Redattore Sociale Luglio 2006 |
© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari