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Alcol
tra i giovani, al primo posto la birra
Cresce
il consumo di alcol nella fascia tra i 14 e 16 anni. Quasi uno studente
su due assume aperitivi alcolici e birra, uno su tre fa uso di
superalcolici. L’assunzione più o meno regolare di alcolici, soprattutto
aperitivi, si attesta in tre studenti su quattro. C’è chi tra gli
assuntori fino ai 34 anni oltrepassa di non poco il tasso alcolemico
legale dello 0,5 per mille, fino a raggiungere 4. A rivelarlo è
l’indagine che la cooperativa sociale Nike Kai Dike ha condotto su un
campione di 1859 studenti di prima e seconda superiore, tra febbraio
2005 e giugno 2006 e in secondo luogo procedendo con 1830 test
etilometrici lungo la strada, locali notturni, feste paesane (fascia d’eta’
interpellata: tra 18 e 34 anni, il 40% è risultato oltrepassare il tasso
legale).
La ricerca si innesta nel progetto “Dylan Dog” che ieri dopo un anno e
mezzo di sperimentazione è stato prorogato per i prossimi tre anni.
Nel mirare a prevenire l’abuso di sostanze alcoliche, il progetto ha
coinvolto in totale 15 istituti scolastici nel territorio dell’Ulss 18,
tramite la predisposizione di un questionario. Come ha illustrato il
responsabile del progetto Alberto Roncon, i quesiti sottoposti agli
studenti attenevano l’uso di alcol e la percezione dei rischi correlati.
In controtendenza rispetto ai dati Istat del 2001 che a livello
nazionale attestavano che il consumo di alcol (specie birra e vino)
nella fascia tra 14 e 16 anni fosse al 50%, Dylan Dog 2005 rivela che i
consumatori siano l’80% (83% maschi e 79% femmine) con predilezione per
aperitivi e birra.
«Quello che preoccupa — ha sottolineato lo psicologo Matteo Spagnolo — è
la sottovalutazione del fenomeno. Poco meno della metà ritiene sia poco
rilevante o inesistente. Metà degli interpellati ritengono per essere
‘brilli’ di dover bere almeno dai 3 ai 5 bicchieri». La percezione che
dovrebbe essere quella di ubriachezza è invece in taluni casi quindi di
semplice alterazione.
Cambiando versante d’indagine, quello del test alcolemico su strada non
è più rassicurante del primo. Con l’ausilio di sei operatori di strada,
due psicologi, le forze dell’ordine, è stato possibile effettuare 1830
test alcolemici per decretare che il 40% degli esaminati oltrepassa il
tasso legale di 0,5. Di questi il 18% in forma lieve, il 15% grave. «Si
raggiunge anche il 2,50-2,70, sabato scorso persino il 4 per mille — ha
confermato il presidente di Nike Kai Dike, Renato Casari — Tanti ragazzi
non avevano la percezione della soglia raggiunta». Un’impresa quella dei
collaboratori al progetto, non facile, se si pensa che «alcuni
organizzatori delle feste della birra — ha rivelato Casari — hanno detto
al nostro intervento un secco no. Temono si ottenga il risultato
contrario, essendosi diversi ragazzi sfidati a raggiungere il tasso
alcolemico più alto».
Fonte
Il Resto del Carlino, 28 giugno 2006 - greenplanet.it
Giugno 2006
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