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A Napoli il miglior pub d’Italia: Babette sbanca il
Barfestival
di Basilio Puoti
A Rimini la birreria
Babette di Fuorigrotta è prima nella categoria «pub». A ritirare il «Diamond
Award» al concorso “Bar of the Year”, svoltosi al Palacongressi, è uno
dei soci del locale, Ugo Torre, presidente di Assopub di Napoli e
consigliere nazionale di Fipe-Conals. La terza edizione di Barfestival,
il più importante evento nazionale dedicato al mondo del bar è
organizzato dalla rivista specialistica Bargiornale.
Tre soci per il
miglior pub d’Italia: Ugo Torre, Angelo Esposito e Marina Fragomeni. Sul
palco del Barfestival di Rimini è salito Torre, premiato durante
l’esclusivo Diamond Gala con un trofeo di cristallo con diamante
“dipinto”. Tutto inizia qualche mese fa, quando il mensile Bargiornale
invia i suoi giornalisti in giro per l’Italia a visitare locali
“segnalati”. Dopodichè vengono scelti i migliori dieci professionisti e
locali che, nel corso dell’anno, hanno contribuito a rendere unico lo
stile italiano nel panorama dell’universo Bar.
Quest’anno the winner is: Babette. Il locale partenopeo l’ha spuntata su
pub celebri di Como, Latina, Venezia. “E’ un premio prestigioso e ci
gratifica per il lavoro svolto in questi anni — dice Torre -. Sono nel
settore dal 1977: ho iniziato come lavapiatti. Nell’86 presi un’attività
in gestione e, nel 1992, ho creato il Babette, con soli 86 posti. Il
nome deriva dal film, premio oscar nel 1988, ‘Il pranzo di Babette’, per
evidenziare la nostra passione per la cucina”. Il locale è stato poi
ampliato (1997) è oggi raggiunge i 120-140 posti. “Un ringraziamento va
allo staff della birreria e ai nostri clienti — aggiunge -. Crediamo in
questo lavoro e i risultati sono importanti: siamo un locale referente
dell’Heineken per eventi, birra alla spina e per le birre speciali del
gruppo”.
In Italia l’Heineken conta circa 175 locali “amici”. Di questi, solo
cinque in Campania, tra cui Babette, posseggono il nuovo “braccio
erogatore ghiacciato” dal quale esce birra a zero gradi. “La nostra
birreria - spiega - ha anche organizzato, all’università della birra di
Varese, alcuni corsi di spillatura per gestori. Siamo sensibili
all’aggiornamento professionale dei nostri collaboratori e un lunedì al
mese organizziamo serate di degustazione e cultura birraria con Alfio
Ferlito”. Dodici addetti, 98 mila presenze nel 2005 e un annesso “Store
Babette” (birra shop) con 300 tipologie di birra in bottiglia, 100 tipi
di whisky (singole malt) e rum, oltre 130 grappe di vitigni alla
mescita, libri e gadgettistica sulla birra: questi i numeri che fanno
grande Babette. Tra i fattori di successo c’è la fidelizzazione con gli
habitué. “Coccoliamo i clienti — afferma Torre — offrendo una sorta di
alta ristorazione: abbiamo sviluppato molto la cucina da dove escono
prodotti gustosi, come i crostoni al prosciutto di cervo, al crudo della
foresta nera o al filetto di tonno. E a fine pasto offriamo cioccolatini
dal gusto speciale”. Per il futuro, i tre soci sognano di aprire un
nuovo locale nelle vicinanze di Napoli e, poi, fuori regione. Una
curiosità: Babette è citata, nel libro “Great Beers Of Belgium” del più
grande esperto mondiale, Jackson Michael, come un ritrovo esclusivo dove
trovare una vasta gamma di birre in bottiglia.
Fonte
Panorama
Giugno 2006
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