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A
fine mese l'ingresso di Castello nella Birreria di Pedavena
Intoppi burocratici nel passaggio di proprietà, si allungano i tempi della
cessione Giovedì un incontro fra le aziende, il gruppo friulano aspetta
i dati sugli operai per decidere le assunzioni In programma anche una
riunione con gli industriali
Si
allungano i tempi per il passaggio di consegne tra Heineken e Castello in
merito alla proprietà della Birreria, per colpa di una serie di intoppi
burocratici dettati prevalentemente dall’organizzazione un po’ troppo
elefantiaca della multinazionale.
A quasi due mesi dall’accordo per la cessione, il cambio della guardia a
Pedavena resta bloccato. Si dovrà attendere la fine di marzo prima di
celebrare il ritorno in mano italiana dello storico stabilimento.
«Purtroppo siamo in ritardo», spiega con una punta di delusione appena
accennata Eliano Verardo, amministratore delegato di Birra Castello,
«Avremmo voluto chiudere più celermente questa fase delle trattative, ma non
è davvero possibile. Abbiamo stilato un calendario di incontri, che vedrà la
seconda puntata, dopo la prima che si è svolta qui da noi, giovedì in
Birreria. Devo sottolineare comunque la disponiblità di Heineken, perché il
nostro interlocutore di dopodomani, l’attuale direttore della fabbrica,
tornerà dalle ferie con alcuni giorni d’anticipo proprio per parlare con
noi».
L’incontro tra Verardo, i suoi collaboratori e Franco Zurru - che dopo un
potenziale passaggio allo stabilimento di Massara è rimasto alla guida della
Birreria in questa fase delicata - e gli altri dirigenti Heineken è in
programma per le 13 allo stabilimento
. A seguire, verso le 15, i responsabili di Birra Castello saliranno invece
a Belluno, per incontrare l’associazione Industriali e la Camera di
Commercio locali. In giornata Verardo dovrebbe anche incontrarsi, per una
classica visita di cortesia, con l’amministrazione comunale pedavenese.
«Nel corso della riunione con Heineken», prosegue Verardo, «ci faremo
finalmente consegnare i dati sensibili sugli operai e quindi dopo potremo
iniziare a ragionare su chi assumere. Per il momento avremo bisogno di
personale che rimetta in funzione i macchinari, poi serviranno i mastri
birrai ed in questo caso potremmo pensare ad una turnazione degli assunti».
La speranza non detta è che non si debba però attendere sino a fine marzo
per entrare nello stabilimento, ma che si possa invece accordarsi con
Heineken per anticipare quantomeno l’ingresso degli operai addetti alla
manutenzione degli impianti, in modo da poter partire con la produzione
praticamente al momento del passaggio delle consegne.
Questo consentirebbe di non ritardare eccessivamente l’uscita sul mercato
della birra Pedavena, che in queste settimane ha già dimostrato di suscitare
una profonda attesa nei consumatori.
Grazie soprattutto al lavoro dei responsabili del marketing del marchio, la
T&F Partners di Stefano Falcone, al lavoro da settimane per individuare
collaborazioni ed eventuali sponsorizzazioni con le quali rilanciare la
birra pedavenese.
Fonte
Corriere delle alpi
Marzo 2006 |