Notizie
© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.
|
Armati di fucile a pompa rapinano il Birrificio Italiano
Fucile a pompa e pistola in mano, passamontagna sul volto, una perfetta pronuncia italiana e l’aria di chi il malvivente lo fa per professione. È bastato un minuto, l’altra notte, a due rapinatori per mettere a segno un colpo da tremila euro al Birrificio Italiano di via Castello. L’assalto pochi istanti prima della chiusura, quando ormai nel locale erano rimasti soltanto i dipendenti per sbrigare le ultime incombenze prima di abbassare la serranda. Un’azione fulminea; tutto è accaduto in un minuto, forse meno, tanto è stata la determinazione con cui ha agito il commando entrato in azione attorno alle 2.30. Due banditi, a viso coperto, hanno fatto irruzione nel locale con piglio deciso, da veri professionisti, sorprendendo i cinque dipendenti mentre erano impegnati a fare le pulizie; gli unici presenti al momento dell’assalto. Tutti i clienti avevano già lasciato il locale, come pure i proprietari, come conferma Stefano Arioli, contitolare con il fratello Agostino del Birrificio Italiano. Agostino Arioli «Non ero presente al momento dell’irruzione, c’erano soltanto i dipendenti». I banditi hanno atteso che uscissero gli ultimi clienti, prima di entrare in azione. Una volta dentro, hanno minacciato i dipendenti, tenendoli sotto tiro con le armi che avevano con sé. Uno imbracciava un fucile a pompa, decisamente impressionante, l’altro una pistola. Hanno puntato le armi contro i cinque malcapitati per chiarire, se mai ce ne fosse bisogno, che le loro intenzioni erano drammaticamente serie. Il bandito armato di pistola, in un italiano corretto, ha intimato e quindi si è fatto consegnare l’incasso della serata. Attimi di autentico terrore per i dipendenti, rimasti per un interminabile minuto alla mercé di gente tosta, pronta a tutto - almeno è la sensazione che hanno trasmesso alle loro vittime - pur di portare a termine la rapina. Erano talmente sicuri del fatto loro da dare l’impressione di non avere nessuno che li coprisse alle spalle, per quanto sia probabile che all’esterno ci fosse un complice pronto a sgommare appena preso il malloppo. Di fatto, una volta arraffato l’incasso della serata, sono usciti frettolosamente senza coprirsi la fuga in alcun modo. Probabile che la coppia avesse lasciato nelle vicinanze un’automobile per poter scappare più rapidamente. I dipendenti hanno atteso che i rapinatori fossero a distanza di sicurezza e poi hanno dato l’allarme, fornendo una sommaria descrizione dei loro aggressori. Nel giro di poco sono arrivati i carabinieri di Appiano Gentile e della compagnia di Cantù. Nonostante le ricerche subito attivate in zona, i banditi hanno fatto ben presto perdere le loro tracce. Per la rapidità e la determinazione con cui hanno operato, non sembra abbiano lasciando molto al caso. Di sicuro erano molto preparati. Hanno agito a colpo sicuro, all’orario di chiusura, tradendo quantomeno una minima conoscenza delle abitudini del locale. Mai, prima di questo episodio, il Birrificio era stato preso di mira dalla malavita. Indagini in corso per cercare di risalire agli autori del colpo, compito che si prospetta difficile. Fonte La Provincia di Como
Febbraio 2006 |
© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari