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Pianeta Birra si chiude con un rilancio per il 2007

Si è conclusa pochi giorni fa a Rimini Fiera l'8a edizione di Pianeta Birra, Beverage & Co., inserita nel contesto de 'L'alimentazione a 360° - 4 fiere in contemporanea a Rimini', il più grande panorama fieristico europeo sul Food, Seafood, Beverage & Logistics.

Della kermesse facevano parte anche la 36a edizione della
Mostra Internazionale dell'Alimentazione, dedicata al mercato alimentare del fuoricasa, il 5° MSE Seafood & Processing e il 2° Food & Beverage Logistics Expo: un contesto espositivo non più solo orientato all'horeca, ma anche alla grande distribuzione organizzata.
Le quattro manifestazioni sono state inaugurate dal presidente di Rimini Fiera spa, Lorenzo Cagnoni, e da Duccio Campagnoli, assessore alle Attività Produttive Sviluppo Economico, Piano Telematico della Regione Emilia Romagna.

In base ai dati certificati ISF*, novità 2006, i visitatori totali sono stati 80.239 (+1,6% rispetto all'edizione 2005), di cui 2.725 esteri.

'Siamo molto soddisfatti – commenta
Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera Spa – perché la manifestazione si è confermata un punto di riferimento strategico per il mercato e anche in questa edizione ha messo insieme ottimi flussi di visitatori e volumi d'affari di soddisfazione per gli espositori, nonostante la defezione di qualche importante marchio commerciale. Siamo ovviamente consapevoli che il settore è interessato anche dalla competitività fieristica, acuitasi recentemente, ma da diversi mesi stiamo lavorando ad un progetto di ulteriore valorizzazione di Pianeta Birra e dialogando con i grandi espositori per mettere a punto, come sempre, la migliore risposta alle domande del mercato. Ci poniamo due obiettivi di fondo: il primo è quello di evidenziare un focus mirato sulla birra, il secondo è quello di favorire la partecipazione diretta del maggior numero di titolari di locali serali, pub e pubblici esercizi nei quali la birra ma anche gli altri prodotti del beverage svolgono un ruolo da protagonista. Ad un primo briefing in fiera, svolto con due colossi del settore come Heineken e Carlsberg, seguiranno appuntamenti in tempi ravvicinati con le altre aziende ed associazioni protagoniste del mercato.
Da una parte, la nuova fisionomia di Pianeta Birra Beverage & Co. ritirerà la bussola commerciale; dall'altra si punterà a riunire a Rimini, territorio che storicamente esprime le tendenze per i locali frequentati dai giovani, un pubblico più vasto che comprenda anche il cliente finale. Infine, ascoltiamo con attenzione tutti i suggerimenti che gli operatori del territorio ci rivolgono. Assicuro che stiamo producendo uno sforzo importante per progettare il consolidamento della manifestazione, patrimonio importante di Rimini Fiera e dell'economia indotta sul territorio'.

L'ottava edizione di Pianeta Birra Beverage & Co. quest'anno si è sviluppata su 49mila mq.
I padiglioni coinvolti sono stati 7 nei quali hanno esposto oltre 700 aziende provenienti da tutta Europa. Al fine di rendere più facile la visione agli operatori, sono state individuate ben otto aree tematiche: Le birre, disseta (succhi di frutta e nettari, bevande analcoliche, energy drink), Berebio (bevande biologiche), Gocce di vita (distillati e vini), snack pub (snack salati e cibi per pub e pizzerie), equipment (arredamenti, attrezzature e tecnologie per pub e pizzerie), espresso e hot drink (caffè, coloniali, infusi, tisane e bevande calde) e infine Le acque.

Durante la manifestazione oltre alla fase espositiva si sono svolti molteplici incontri, dibattiti e tavole rotonde che sottolineato la dinamicità di un settore, quello del beverage, che esercita un costante confronto tra tutti gli addetti ai lavori che vi ruotano intorno.

Per quanto concerne la birra durante i quattro giorni di manifestazione Unionbirrai, l'associazione che raggruppa i produttori di birra artigianale, ha programmato diverse
degustazioni che hanno evidenziato quanto sia in aumento l'accostamento tra la bevanda al luppolo e la gastronomia tipica legata non più solo alla pizza, bensì a secondi ricercati ma anche a dolci e formaggi.

Sempre nel campo della birra, la rivista Ô
Il mondo della birra' ha dato vita al tradizionale appuntamento con le premiazioni de L'accademia della birra'. A consegnare le targhe ai locali premiati è stato il direttore della rivista Silvano Rusmini. Un viaggio lungo tutto lo stivale, quello dell'Accademia della Birra, che alla fine ha scelto i 25 locali che, secondo la giuria, meglio hanno risposto all'evoluzione del settore, individuando il modo per rendere la birra protagonista, valorizzandola e trasmettendo alla clientela la sua unicità.
Questi i locali premiati:
Cockney London Pub (Villa del Bosco – Padova), Birreria Le Antiche Colonie (Rivalta sul Mincio – Mantova), O'Brien Irish Pub (Castelfranco Veneto – Treviso), Juno' (San Severino Marche – Macerata), Edelbier (Rieti), Lord Byron (Cantù – Como), Papa Joe's (Ponteranica – Bergamo), La Rambla (Hone – Aosta), La Stazione (San Marcello Pistoiese – Pistoia), De Sade (Milano), Cook (Formia – Latina), Al'trove (Pistoia), Bier Himmel (Seregno – Milano), Piuma (Genova), Der Platz (San Pietro in Gù (Padova), Chica Loca (Bordighera – Imperia), Birreria Gambrinus (Avigliana – Torino), Konig Ludwig Bier Keller (Campobasso), St. Pauli (Montesilvano – Pescara), Red House (Caldogno (Vicenza), El Faro (San Zenone degli Ezzelini – Treviso), Bar Caffè Posta (Gemona del Friuli – Udine), De Santis (Milano), The Hops (Caserta), Prosit Lowembrau (San Vendemmiano – Treviso).

Acceso ma molto utile è stato invece l'incontro promosso da
Italgrob, la federazione che riunisce i grossisti e distributori di bevande, e moderato dal giornalista televisivo Alessandro Cecchi Paone. L'occasione ha segnato il passaggio di consegne nel ruolo di presidente da Angelo Cortesi a Giuseppe Cuzziol. Il talk show aveva l'obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale che segna un momento importante per la categoria: la contrazione dei consumi da parte degli italiani negli ultimi due anni, determina solo un momento congiunturale oppure segna l'inizio di un nuovo ciclo economico. 'Oggi come non mai – ha detto Giuseppe Cuzziol – è necessario contarci per capire fisicamente quanti siamo e quanto possiamo contare. Il momento è delicato ma il confronto è determinante'.
Secondo i dati diffusi dal presidente Italgrob, il settore del beverage (acqua, birra, bevande dissetanti, succhi di frutta, alcolici e vino) ha prodotto nel 2005 (dati aggiornati ad ottobre 2005) 152 milioni di ettolitri di cui il 22,3% sviluppato nel canale grossisti bevande. Il fatturato nel medesimo periodo nel canale grossisti bevande è stato di oltre 3 milioni di euro con la birra che sviluppa un terzo del fatturato di settore (1.089) seguita da acqua minerale (501) e bevande gassate (490).

Nel campo delle
acque minerali, Mineracqua ha presentato i primi dati relativi al 2005. L'andamento del mercato nel 2005 ha evidenziato alcuni segnali di crescita rispetto al 2004, che inducono a ritenere il trend della produzione in ascesa, rispetto all'anno precedente, con un valore stimabile intorno al 2%.
Sul fronte dei consumi si è registrato un incremento di quelli domestici mentre quelli fuori casa sono stati penalizzati da una congiuntura non favorevole e da un andamento turistico non eccezionale.
Si registrano buoni risultati per le confezioni da 2 litri che dimostra la crescita del consumo domestico; ancora positivo è anche il mercato della confezione da mezzo litro. Altro elemento da registrare è la crescita dei consumi dell'acqua minerale piatta unitamente alla categoria della leggermente frizzante.
Un segnale positivo, secondo i dati ISTAT, viene infine dal fronte delle esportazioni che nei primi dieci mesi del 2005, sono cresciute di circa il 22%.
Queste tendenze sono emerse in occasione dell'incontro 'Qualità e sicurezza delle acque minerali naturali' nel quale il presidente di Mineracqua Ettore Fortuna affiancato nel ruolo di moderatrice dalla conduttrice Rai del Tg2 Maria Grazia Capulli, ha presentato il nuovo manuale di corretta prassi igienica voluto dall'associazione di produttori di acque minerali e realizzato successivamente al secondo manuale HACCP.
Hanno preso parte alla tavola rotonda, il Presidente di Mineracqua, Avvocato Ettore Fortuna, il Professore Cesare Meloni, ordinario di igiene all'università di Pavia, il Dottor Piergiuseppe Calà, del dipartimento di diritto alla salute e igiene pubblica della Regione Toscana, il dottor Giuseppe Dadà, Presidente del Comitato Tecnico Normativo di Mineracqua, il Colonnello Gianfranco Dainese, capo ufficio dei Carabinieri per la tutela della salute e il Dottor Eros Franciotti, rappresentante del consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

Nel Manuale sono disciplinati specifici adempimenti e ulteriori controlli, rispetto a quelli previsti per legge, che le imprese dovranno impegnarsi a rispettare con l'obiettivo di assicurare, in tutte le fasi del processo produttivo così come sul prodotto finito, le più ampie misure di prevenzione dei rischi potenziali, di controllo qualità e di sicurezza alimentare.

Dagli incontri alle degustazioni che si sono dimostrate ancora una volta un successo visto il risultato dell'appuntamento promosso da Adam.

Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest'anno lo scenario di
Espresso e Hot drink ha ribadito lo stato di grande salute del settore ricco anche di curiosità.
Nell'ambito del forum scientifico sul caffè promosso dall'istituto internazionale assaggiatori del caffè in collaborazione con l'istituto nazionale espresso italiano e il centro studi assaggiatori, sono stati presentati innovativi metodi di analisi del caffè valutato sia dal punto di vista sensoriale che affettivo. Tra questi vi è il Big Sensory Test (BST) in grado di fornire un ritratto delle caratteristiche sensoriali del caffè in base all'analisi delle note aromatiche dell'albero degli aromi. E' ancora più curioso il BST analogico – affettivo, in grado di cogliere l'impatto che ogni caffè ha sull'emotività e sull'immaginazione degli assaggiatori.

L'espresso italiano ha superato il tè nei consumi fuori casa degli inglesi. E' l'analisi  sorprendente emersa durante l'Eis Day 2006, seconda convention degli Espresso Italiano Specialist promosso dall'Istituto Nazionale Espresso Italiano.
Nell'occasione il professor Jonathan Morris, docente di Storia Europea Moderna dell'Università di Hertfordshire, ha presentato gli esiti dell'interessante ricerca 'The Cappuccino Conquests' da lui coordinata. Dagli anni '50 ad oggi il caffè italiano ha conosciuto un crescente apprezzamento nel Regno Unito fino ad arrivare a soppiantare, al di fuori delle pareti domestiche, la bevanda nazionale. Qualche dato: nel 1997 i coffe shops inglesi erano 4.700, nel 2005 sono diventati 8.780. Tra i britannici il consumo dell'espresso avviene quasi esclusivamente al bar: più dell'80% degli inglesi si reca al bar una volta alla settimana e uno su cinque tutti i giorni. 'A guidare questa rivoluzione è stato il passaggio al caffè all'italiana, cioè alle bevande a base di espresso – ha spiegato il professor Morris – Così come per gli americani, anche gli inglesi prediligono bere caffè sotto forma di cappuccino o latte, l'italiano caffelatte, per un ammontare di circa il 90% del mercato. Tuttavia, a differenza degli americani, la quali totalità degli inglesi beve il caffè sul posto, all'interno del bar'.

Quello del caffè è stato anche il settore più spettacolare con i corsi e i concorsi de la
tazzina dei campioni ed espresso e status tasting. Lunedì invece è andata in scena la finale italiana del campionato italiano baristi caffetteria.

Dopo le varie selezioni, alla quinta edizione del
Campionato Italiano Baristi si sono presentati in 39,  provenienti da tutta Italia. Le semifinali che si sono svolte su tre giorni hanno decretato sei finalisti che si sono contesi il titolo finale. Alla fine, la vittoria è andata ad Andrea Antonelli di Mantova che ha preceduto nell'ordine, Mariano Semino di Serravalle Scrivia e Laura Martinelli di Paratico (Brescia) e Roberto Trevisan che svolge la propria professione a Praga. Antonelli, a Berna dal 16 al 19 maggio difenderà i colori italiani nella finale mondiale.

La nona edizione di Pianeta Birra Beverage & Co. si terrà a Rimini Fiera dal 10 al 13 febbraio 2007.


(*) Da quest'anno Rimini Fiera aderisce all'ISF - Istituto di certificazione dei dati Statistici Fieristici - creato per rispondere alla esigenza di certezza dei dati delle manifestazioni fieristiche internazionali e nazionali. L'ISF è stato costituito dalle associazioni che rappresentano il sistema fieristico italiano (AEFI -Associazione Esposizione e Fiere Italiane, CFI - Comitato Fiere Industria e CFT/Assomostre - Associazioni Mostre specializzate) e dall'Unioncamere (Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura) allo scopo di mettere a confronto, valutare e scegliere le manifestazioni fieristiche attraverso dati certi e comparabili. La certificazione attesta che un servizio o un prodotto risulta conforme ad una specifica normativa che ne stabilisce i requisiti. Il marchio ISF assume così sinonimo di trasparenza e garanzia.

 

Fonte Comunicato

 

Febbraio 2006

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