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Istituto "Cuniolo" contro la campagna pubblicitaria della "Drive Beer, tanto gusto ma con l’alcol giusto"

L’Osservatorio alessandrino sulla sicurezza stradale e l’Università IULM denunciano al Vice Presidente Trasporti della Commissione Europea Jacques Barrot e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Antonio Catricalà, la campagna pubblicitaria della “Drive Beer”, sponosorizzata persino dal campione della Formula Uno, Giancarlo Fisichella.

“Ci sembra assurdo”, spiega Efrem Bovo, Condirettore OMNES nonché Presidente onorario Istituto Cuniolo, “che si debba accostare un campione della formula uno al consumo di bevande comunque alcoliche. Velocità e alcool sono al primo posto delle cause
degli incidenti stradali. Noi tutti abbiamo ancora davanti agli occhi il drammatico incidente che ci ha strappato dalla vita quattro giovani amici di Alessandria, un incidente causato da due autisti ubriachi che guidavano in contromano. Una cultura della sicurezza non può che passare da messaggi che siano esattamente il contrario di quello ormai all’esame delle autorità competenti: se guido non bevo (alcolici)”.

In effetti il messaggio pubblicitario della nuova birra invita i 20 milioni di automobilisti a bere in tranquillità la Drive Beer perché, grazie ad una "lavorazione segreta", presenta solo 2,5 gradi alcolici, permettendo di bere due bottiglie da 33 cl di birra "adatta al guidatore" e rimanere nei limiti consentiti dalla legge.
 

Fonte Giornal.it

Gennaio 2006