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Quando i fondi vanno al pub. Pub e birra si separano

 

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Quando i fondi vanno al pub. Pub e birra si separano

 

Terzo incomodo il consorzio di fondi guidati dal Texas Pacific group che ha acquistato quasi 1500 locali ceduti per 4,2 miliardi di euro da una celebre casa produttrice di bionde, la Scottish & Newcastle. La società inglese, madre della celebre Kronenburg e maggiore produttrice della bevanda nel Vecchio Continente ha, infatti, deciso per la clamorosa separazione pur di accumulare la necessaria liquidità da concentrare sul core business. Sta cambiando, infatti, la cartina dei Paesi consumatori di bionde. E soprattutto nell'est Europa i gusti dei cittadini sono sempre più in evoluzione. Sembra addirittura che nell'ex Unione Sovietica i bevitori si stiano allontanando dalla classica vodka per dirigersi verso la bevanda più leggera e rinfrescante. E una prima mossa la Scottish & Newcastle l'ha già fatta. L'accordo raggiunto con il più grande produttore di birra russo, il gruppo Hartwall, è, infatti, da intendersi in tal senso. Attraverso quest'affare la Scottish & Newcastle si propone in prima fila in mercati in netta ascesa come la Finlandia, l'Estonia e altri paesi dell'Est Europeo. Ma non basta. Non basta perché la concorrenza è tremenda e anche gli altri colossi stranieri si stanno muovendo in tal senso.
Per esempio la sudafricana SabMiller che nel maggio di quest'anno ha acquistato la nostra Peroni oppure la belga Interbrew che con la tedesca Lowenbrau si è decisamente insediata nel mercato della birra per eccellenza. Alla luce di queste acquisizioni, assume una luce nuova il divorzio della Scottish & Newcastle con suoi  pub. A un certo punto è diventata una questione di priorità e da buon inglese la più antica produttrice di bionde ha scelto per la tradizione.

Fonte Miaeconomia.it

Novembre 2003

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