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Heineken, per il terzo produttore mondiale profitti inferiori alle attese



 

Gli analisti vedono grigio sul futuro di Heineken, il terzo produttore mondiale di birra. Profitti inferiori alle attese, esportazioni negli Stati Uniti penalizzate dal dollaro debole e calo generalizzato dei consumi: questi i motivi che spingono gli analisti a rimanere prudenti sul titolo del celebre marchio olandese, che dopo il picco dei 28 euro toccati a maggio di quest’anno, sta continuando a cedere terreno fino a scendere al valore attuale di 24 euro. A cominciare da Lehman Brothers che conferma il giudizio underwight, ma riduce le stime sugli utili per azione per il 2004, dell’1,3% a 1,52 euro, e in misura maggiore per l’anno prossimo, del 4,9% a 1,56 euro, e per il 2006 dell’8,7% a 1,68 euro. Tagliato anche il target price, da 24 a 22,50 euro. Dello stesso avviso gli analisti di Dresdner Kleinwort Wasserstein, che pur mantenendo il giudizio hold sul titolo, hanno tagliato il target price, da 24,9 euro a 22,7. Anche Dkw ha ritoccato all’ingł gli utili per azione, stimati per il 2005 a 1,68 e per l’anno successivo a 1,87 euro. Il gruppo, spiegano gli analisti in un report, ha registrato infatti ricavi deboli in diverse aree, ma soprattutto in Europa, dove gli analisti stimano che il prossimo anno il gruppo olandese possa perdere quote di mercato a favore della concorrenza. Fatta eccezione per l’Europa dell’Est, trainata dalla forte domanda russa di birra. A preoccupare gli analisti č soprattutto il mercato statunitense, la cui domanda sarą certamente condizionata dagli effetti del dollaro debole, che andranno a penalizzare le esportazioni di Eurolandia. Tuttavia, molto dipenderą dai consumi del periodo natalizio, ormai alle porte, che solitamente incide in modo significativo.
 

Fonte repubblica.it

Dicembre 2004

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