Viva la Birra... inviami una mail

Salone del Gusto riecco i sapori del vero Piemonte

 

 

 

 

 

Iscriviti alla newsletter

L'indice degli argomenti

Come si spilla la birra?

Come si degusta una birra?

Dossier Birra e Salute

© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.

info@mondobirra.org

L'indice delle notizie

Salone del Gusto riecco i sapori del vero Piemonte



Dal Piemonte con sapore. Ci sono l'agnello Sambucano, il cappone di Morozzo e il coniglio grigio di Carmagnola, il cardo gobbo di Nizza Monferrato e la rapa di Caprauna, la robiola di Roccaverano e la tuma di pecora delle Langhe, la tinca di Poirino e il moscato passito di Strevi. E questi sono solo alcuni dei presìdi, ossia le oasi individuate da Slow Food come piccole produzioni locali in difficoltà, ma grandi per espressione di qualità e di cultura materiale. Assieme a loro ci sono i laboratori del gusto, gli itinerari a spasso per le leccornie alimentari e storico-artistiche della regione, centinaia di stand a rappresentare in modo capillare la ricchezza enogastronomica piemontese. Tutto questo è solo uno spicchio di ciò che sarà il Salone del Gusto, il villaggio globale del cibo organizzato da Slow Food e Regione Piemonte dal 21 al 25 ottobre al Lingotto di Torino. Uno spicchio importante, però. Innanzi tutto perché il movimento Slow Food è nato proprio da queste parti, a Bra. E se poi si è allargato a macchia d'olio in tutto il mondo, non ha perso le sue origini di buon piemontese, che bada al sodo pur sapendo pensare in grande. Un po' tutta la regione ha poi seguito questa intuizione di Carlo Petrini, scoprendo presto che le possibilità di sviluppo turistico, ambientale e produttivo passano proprio dalla riscoperta delle proprie radici contadine, fatte di tradizioni agroalimentari ed enogastronomiche straordinarie, che quando vengono conosciute (e non sempre questo accade) sono poi invidiate da tutti. Così, sarà una vera e propria invasione di cibi e vini nostrani quella che conquisterà per cinque giorni gli spazi della più grande bottega alimentare d'Italia. Oltre ai 24 presìdi, in programma ci saranno 39 laboratori del gusto, dove migliaia di visitatori potranno conoscere l'eccellenza della produzione artigiana piemontese. Se una lezione è dedicata al «1997, l'anno del Barolo» con degustazione di sei vini di differenti zone, un'altra mette insieme i formaggi blu d'Europa con il Pelaverga del castello di Verduno e il Moscato passito della valle Bagnario di Strevi. E se promette una certa originalità il confronto tra animali da cortile come la gallina bianca di Saluzzo e il coniglio grigio di Carmagnola, «Il quinto quarto» farà scoprire le parti meno conosciute di carne bovina di razza piemontese. Di razza sono anche i caprini protagonisti di un altro laboratorio: quello dedicato alla robiola classica di Roccaverano e al cevrin di Coazze. Non mancano degustazioni di bagna cauda a base di cardi, peperoni e rape, di salami delle valli tortonesi e della celebre birra del Baladin di Piozzo. Ma il Salone quest'anno vuol essere innanzi tutto un mercato, ossia un luogo dell'incontro, dello scambio e dell'aggregazione sociale. Per questo nel grande Mercato del Buon Paese, tra i cinquecento espositori italiani e stranieri, molti saranno targati Piemonte. Impossibile elencarli tutti: il consiglio è armarsi di cartina, appetito e buona volontà e andare alla scoperta dei Krumiri Rossi di Casale Monferrato o dei formaggi Arbiora di Bubbio, della pasticceria Jeantet di Biella o del Mulino Sobrino di La Morra, dei baci Barbero di Cherasco o dei cioccolatini Gobino e Peyrano di Torino, dei formaggi Guffanti di Arona o di quelli Buratti di Intra, dei gelati Menodiciotto di Torino o del riso Acquerello di Livorno Ferraris. Se non si è ancora sazi, si potrà salire in pullman e scoprire, con 14 itinerari in partenza dal Lingotto, tutto il gusto e la cultura che il vecchio Piemonte gelosamente conserva.

Ottobre 2004

© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari