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«Continuare la produzione, anche con un altro nome»

Il sindaco Franco Zaetta: «Avvieremo un tavolo di concertazione coinvolgendo nella partita anche la Regione» «Tira brutta aria» commentava il sindaco di Pedavena Franco Zaetta sulle pagine de Il Gazzettino di ieri. E ieri sera, a seguito dell'incontro con la Heineken, non poteva che sottolineare che «purtroppo le mie impressioni erano fondate. Le mie, così come quelle dei tanti che gravitano attorno a questo stabilimento che per Pedavena quanto per il Feltrino intero rappresenta un vero e proprio pezzo della nostra storia». In municipio, oltre al primo cittadino, ad accogliere i rappresentanti della multinazionale olandese c'erano anche il vicesindaco Salvatore Liotta, gli assessori Mario Cecchet, Gianni De Bacco, Teresa De Bortoli e il consigliere comunale Samuele De Riz. Ma a sostenere la causa della Birreria Pedavena non sono mancati nemmeno il presidente della Provincia di Belluno Sergio Reolon, il presidente della Comunità Montana Feltrina Loris Scopel e l'assessore del Comune di Feltre Giulio Fiocco. A fare da controparte il direttore Heineken delle Risorse Umane Piergiorgio Giunti e il suo collaboratore Mario Perego. «Ci è stato comunicato - spiega il sindaco Zaetta - che chiuderanno la produzione il 31 dicembre prossimo. Le ragioni sono da attribuirsi sostanzialmente alle inadeguatezze strutturali e al decentramento dello stabilimento che, in un mercato sempre più competitivo come quello attuale, risultano insuperabili. La soluzione, quindi, è la razionalizzazione delle risorse accentrandole negli altri quattro stabilimenti di loro proprietà. Da parte nostra, oltre a contestare metodo e tempi, abbiamo chiesto la disponibilità a continuare la produzione di birra. Eventualmente anche sotto un altro nome. Non ci sono motivazioni sufficienti per chiudere questa struttura; basti pensare che è in attivo. A questo proposito Giunti e Perego hanno nicchiato, dicendo che ci sapranno dire. Abbiamo invece ottenuto di già risposta positiva alla richiesta dell'avvio di un tavolo di concertazione comune che veda protagonisti proprietà, lavoratori, sindacati, enti locali, Regione Veneto e quanti altri siano interessati alla questione. L'obiettivo, naturalmente, è quello di trovare una soluzione. La migliore per noi è che a Pedavena si continui a produrre birra. Non dimentichiamo la professionalità che in tutti questi decenni si è creata, venendo anche esportata brillantemente nel resto d'Italia e anche a livello internazionale. Un patrimonio di storia e cultura che, a fianco naturalmente alla necessità di salvaguardare un centinaio di posti di lavoro, merita di essere tutelato». L'incontro con i rappresentanti Heineken è stato seguito da un altro, sempre in municipio, al quale hanno partecipato una cinquantina di lavoratori e i sindacati. I confronti continueranno ovviamente anche nei prossimi giorni.

( Fonte Il Gazzettino )
 

 


 

Settembre 2004

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