Thomas Hardy’s Ale è il miglior Barley Wine del Regno Unito
Dopo l’International Beer Challenge, anche i prestigiosi World Beer Awards danno il bentornato alla Thomas Hardy’s Ale: il titolo di “Country Winner” nello stile Barley Wine dimostra che 7 anni di pausa non hanno intaccato l’unicità di questa birra, inglese per vocazione.
La Thomas Hardy’s Ale è appena tornata in produzione ma mette già un altro sigillo sulla propria ricca storia, travagliata e prestigiosa.
Dopo la recente medaglia d’oro all’International Beer Challenge, anche i World Beer Awards regalano una soddisfazione ai fratelli Vecchiato, imprenditori italiani che hanno creduto nel sogno di poter tornare a gustare il leggendario Barley Wine inglese da 11,7 gradi alcolici, prodotto in tiratura limitata, dalle bottiglie numerate e millesimate.
Il titolo di “United Kingdom Country Winner” assegnato dalla giuria internazionale del concorso premia il Barley Wine come il migliore tra quelli prodotti oltremanica, a conferma che la Thomas Hardy’s Ale è pronta a ripartire da dove aveva lasciato.
D’altro canto, anche in passato il marchio aveva subito un cambio di proprietà, con conseguente variazione della location produttiva e del team di lavoro: successe nel 2003, quando l’americano George Saxon ed il birrificio O’Hanlon’s deciso di ridare vita alla birra prodotta dal 1968 al 1999 dalla Eldridge Pope Brewery e dedicata all’artista inglese Thomas Hardy.
Purtroppo nel 2008 anche Saxon gettò la spugna: troppo alti i costi per produrre una birra che richiede supervisione, tempi di produzione e quantità materie prime molto superiori alle classiche Lager.
Una scommessa imprenditoriale che oggi sembra avere tutte le carte in regola per ripagare, grazie forse a una maggiore consapevolezza del pubblico moderno, sempre alla ricerca della qualità, delle storie autentiche, del sapore non standardizzato.
In questo la Thomas Hardy’s Ale, che vanta estimatori e collezionisti in ogni parte del mondo, non teme davvero confronti, grazie al suo corpo morbido ma straordinariamente complesso, ricco di suggestioni aromatiche difficili da sintetizzare in poche parole.
E grazie alla sua capacità di evolvere nel tempo, fino a 25 anni si sostiene, affinandosi nel carattere e arricchendosi nell’aroma.
In bocca al lupo, Thomas Hardy’s Ale… Ma soprattutto, bentornata!
www.facebook.com/thomashardyale
Comunicato Stampa
Settembre 2016