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Friuli Doc 2004, la festa ritorna alle origini

 

Gli esercenti rilanciano l'iniziativa dei piatti tipici abbinati al tajut: 26 "menu" pubblicizzati in cinquantamila copie. Friuli Doc per il decennale ritorna all'antico. Niente più esotismi d'accatto, sponsor globalizzati e kebab gustato con il Tocai, ma un friulanismo militante sul piatto e nel bicchiere. A rinverdire la tradizione, l'iniziativa degli esercenti, griffata in tandem da Confcommercio e dal Consorzio Friuli turismo, che, dopo un anno di latitanza, partorirà nuovamente la brochure con il circuito enogastronomico attraverso 26 locali tipici udinesi nei giorni della kermesse, dal 16 al 19 settembre. Una mappa del gusto che, spiega Marco Zoratti (Ascom), «sarà spedita in 50mila copie in Friuli, ma anche in Veneto e in Lombardia. La riproponiamo perché era stata chiesta a furor di popolo». Fra le 26 ghiotte proposte "made in Furlanie",piatti basic come iltoc in braide e più sfiziosi, come il petto d'oca fumé: in pacchetto,tajut compreso, «dai 3 euro per un crostino ai 25 euro per un pasto completo». In più, una novità: «La promozione di 5 località della provincia: Aquileia, Cividale, Palmanova, Latisana e Friuli collinare». Ma il vero gioiello di questa edizione è il suo nuovissimo cuore friulanista, che il Comune regalerà ai visitatori (l'anno scorso 1 milione) in Largo Ospedale vecchio. "Sfrattati" gli stiriani, davanti alla chiesa di San Francesco si concentrerà il Bignami delle "chicche" enogastronomiche locali. Una summa teologica dalle rane fritte di Bueris, ai piatti a base di castagne (pure la birra) di Magnano allablave di Mortean. Chicca nella chicca il debutto di Federdoc (2500 produttori), con un bancone da 8 metri per degustare 3 vini per ognuno dei 9 consorzi Doc e Docg: in tutto, oltre mille bottiglie servite dagli stessi direttori dei consorzi. Ad aggiungere brio, il trio Frizzi-Comini-Tonazzi, in concerto in Largo Ospedale vecchio il 17 settembre alle 21. «Proporremo - spiega Tonazzi - le nostre canzoni riadattate con testi di attualità». Qualche esempio? «Al posto di "Baruffo con papà", "Baruffo con Illy", dedicata alsindìc. E poi un testo per l'architetto Pirzio Biroli sulle siepi del Cormôr. Inoltre, visto che Friuli Doc 2004 è friulanista, tradurremo in friulano le nostre canzoni in italiano. Così saremo Doc anche noi».

( Fonte Il Gazzettino )


 

Settembre 2004

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