Birra Artigianale Italiana - Dopo il successo di Open Fest... facciamo 6 domande a Teo Musso
da sinistra Paolo Palli Fontana e Teo Musso
Dopo il grande evento di Torino, svoltosi in piazza Valdo Fusi tra il 30 e 31 Agosto 2014, abbiamo chiesto a Teo Musso, patron del Birrificio Baladin di Piozzo (CN), artefice dei progetti Open Baladin a Roma e Torino, proprietario della Birreria Baladin a Milano, sei domande per saggiare il suo stato d'animo dopo questo grande successo che ha coinvolto tantissimi partecipanti e che secondo il mio parere ha contato oltre 20000 presenze in due giorni (pensate i bicchieri Teku venduti sono stati oltre 7500 e non erano il solo mezzo per poter bere, venivano usati anche i bicchieri di plastica). Risponde alle nostre domande Teo Musso.
Teo, ti aspettavi questo l’enorme successo raggiunto dall’Open Fest a Torino?
Francamente speravo in una risposta positiva del pubblico torinese ma altrettanto onestamente non pensavo ad un’invasione di questa portata e ci tengo a dirlo e a complimentarmi: è stata un’invasione pacifica e incredibilmente educata. Grazie Torino!
Torino è una città splendida, da oggi fa parte di quel triangolo magico che la unisce a Milano e Roma nel segno della birra artigianale?
Torino ha dimostrato che vuole essere parte attiva della rivoluzione birraria in atto. Io penso che voglia riprendersi il primato di “capitale della birra artigianale” e Open Baladin Fest ne è stata una concreta dimostrazione.
Al centro Teo Musso, a sinistra Leonardo Di Vincenzo della Birra del Borgo e a destra Lorenzo Dabove, alias Kuaska
Durante gli incontri con i birrai ci sono stati degli scambi di vedute e possibili nuove unioni imitando lo spirito USA, come ha suggerito Agostino Arioli, che ne pensi?
L’idea che avevo di invitare i birrai a godersi la festa senza dover per forza lavorare ha prodotto i frutti sperati: aprire il dibattito, parlarsi. Io penso che dobbiamo proprio perseguire questa strada del dialogo per dare concretezza al nostro movimento. Ben vengano le idee e i momenti di scambio.
Teo, tu sai bene che sei dai molti visto come un visionario, uno che ne pensa una prima degli altri. Ti fa piacere questo tipo di definizione o è riduttiva?
Essere visionario mi piace, è nel mio spirito ma… Un visionario concreto! Quando lancio i miei progetti o seguo la crescita del mio birrificio, penso sempre che devo dare loro sostenibilità. Ho più di un centinaio di dipendenti se conto il personale impegnato nei miei locali e lo vivo con orgoglio ma anche come una grande responsabilità. Quindi ritengo che sia fondamentale la visione ma che debba essere molto concreta…
Sempre Agostino Arioli durante l’Open Fest ha affermato che L’Italia è il Belgio della Birra artigianale, suscitando pareri opposti (Schigi) e concordi (Campari), che ne pensi?
Concordo con Ago e rilancio: non il Belgio di oggi, ma quello degli inizi, quello che ha fatto scuola sulla creatività e sulla birro-biodiversità…
Teo, a 18 anni dall’inizio di questa avventura, cosa rappresenta oggi per te la birra artigianale?
Un modo di poter parlare ad un pubblico molto ampio… Siamo attori di una rivoluzione positiva e dobbiamo impegnarci per essere un esempio per tutti e per la nostra Italia.
Marco Tripisciano
Le foto dell'evento
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Birrificio Baladin
Farigliano (CN) - Loc. Prella, 60 - Italia TELEFONO +39 0173.778013
Fonte Redazionale
Settembre
2014