Notizia
© 2002 - 2014 - Tutti i diritti sono riservati, è vietato copiare senza autorizzazione queste pagine.
|
Ex birra Messina, doppia pista per evitare chiusura e licenziamenti
Le ipostesi messe in campo dal governatore sono: lo stop al cambio di destinazione d’uso dei terreni e la conseguente speculazione edilizia in forza di un vincolo di archeologia industriale sullo stabilimento o il trasferimento della produzione in un’area demaniale, coinvolgendo i lavoratori nella ripresa dell’attività produttiva.
Dove c'era la birra ora...
vogliono costruire due palazzine. E poco importa, poi, se quello da radere
al suolo è uno stabilimento storico e se 41 lavoratori resteranno senza un
lavoro. Ciò che conta è che il Comune di Messina sta portando avanti un
cambio di destinazione d’uso dei terreni e che una volta completato il
percorso qui nasceranno alcune palazzine. L’area industriale diventerà
residenziale e lo storico
birrificio Triscele sparirà.
Con il placet dellafamiglia
Faranda che
a questo stabilimento diede vita nel 1923, avviando la produzione della
birra mitica Messina, che inizialmente portava il nome di Birra Trinacria.
Un percorso lungo durante il quale – era il 1988 – la società messinese fu
acquisita dalla Dreher spa di Milano, nel frattempo divenuta Heineken
Italia, che però ad inizio del 2007 decise di chiudere definitivamente il
sito produttivo. Ed è qui che, sguainata la spada del cavaliere senza
macchia, la famiglia Faranda, riprese in mano le redini dello stabilimento
evitando così la chiusura e il trasferimento dei lavoratori di Messina in
altri siti di produzione fuori dalla Sicilia. Fonte LiveSicilia Gennaio 2013 |
Ultimo Aggiornamento: 10/08/2021 13.29 |
© 2002 - 2016 Tutti i diritti sono riservati. I marchi registrati appartengono ai rispettivi proprietari