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Consumi estivi: più alcool, meno bibite.
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Consumi estivi: più alcool, meno bibite. Si registra un rallentamento, rispetto allo scorso anno, dei consumi di acqua, bibite e gelati a fronte di una crescita per birra, aperitivi alcolici e analcolici. Sostanziale rallentamento, rispetto allo stesso periodo del 2003, dei consumi di acqua, bibite e gelati a fronte di una crescita per birra, aperitivi alcolici e analcolici. Sono le prime indicazioni sui consumi estivi diffuse dalla Fipe-Confcommercio, che mostrano una flessione particolarmente consistente per le bibite analcoliche, che registrano, in quest’avvio di stagione, un calo che si aggira tra l’8 e il 10%. Brusca frenata anche per le acque minerali, che, dopo il boom dell’anno scorso, perdono un 5% negli acquisti. Con il caldo torrido ancora lontano, gli italiani mangiano anche meno gelati: per coni e coppette i consumi si riducono del 4%. In linea con il calo dei gelati, aumentano invece i consumi di snack tradizionali e panini, che spuntano un +2% rispetto al 2003. La causa del ridimensionamento dei consumi, secondo la Fipe, sta nel “ritardo con cui ha preso avvio la stagione estiva”. Ecco dunque che sulle tavole degli italiani in vacanza a fare la parte del leone sono birre, vino e aperitivi. Per le bionde in lattina, in bottiglia o alla spina, la crescita dei consumi si è attestata su circa il 3% in più rispetto all’inizio dell'estate 2003, mentre, quanto ai secondi, il vero e proprio boom ha riguardato gli alcolici, ma anche bitter e simili sono riusciti a conquistare tra gli italiani qualche estimatore in più. Cresce infatti del 2% la percentuale di chi sceglie il classico analcolico, mentre, a stravincere la guerra estiva delle bevande, sono gli aperitivi alcolici, dai mix già pronti in bottiglia ai classici “rossi” e “arancioni” da prendere al bar con olive e noccioline.
( Fonte Normanno ) Luglio 2004 |
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