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Festa dell'orzo a Pedavena: un successo di presenze e progetti Primi sei mesi del 2012 con crescita del fatturato del 20 per cento per il gruppo Castello e poi c’è il progetto pronto per realizzare una malteria all’interno dello stabilimento di Pedavena. Il famoso anello mancante che permetterà alla storica fabbrica di completare la filiera produttiva della birra Dolomiti e di lavorare tutto l’orzo necessario anche al fabbisogno di Udine. Pedavena celebra l’orzo con una festa che sbanca a livello di presenze – una stima del fine settimana parla di almeno quindicimila persone – e in un momento dove l’economia arranca dalla Birreria partono segnali di ottimismo grazie ad una penetrazione del mercato che sta andando oltre le più rosee previsioni tanto da consentire al gruppo Castello di pianificare l’investimento per la malteria e assumere alcuni addetti per rinforzare la struttura produttiva. Una fabbrica sempre più legata al territorio, che pesca l’acqua cristallina dalle due fonti a monte del paese, che ci mette la passione delle maestranze e che se tutto andrà bene nel prossimo futuro potrà eseguire in proprio l’intera lavorazione. A dare il senso all’intero fine settimana principalmente dedicato a libagioni, degustazioni e divertimento, è stato il convegno di ieri mattina sulle mille virtù dell’orzo, con una serie di relatori capace di affrontare tutti gli aspetti connessi alla coltivazione del cereale in provincia e al suo rilancio, già avviato da qualche anno grazie a Slow Food e alla cooperativa agricola “La Fiorita”. Presenti i vertici del gruppo Castello, mentre il mastro birraio Gianni Pasa, direttore dello stabilimento, ha rappresentato al meglio la componente pedavenese. A confermare il trend positivo per il gruppo Castello Pedavena è stato il coordinatore generale, Walter Lombardi: «In un mercato praticamente ingessato, questa prima metà del 2012 segna per noi un incremento di fatturato del 20 per cento. Tutto ciò è possibile grazie alla qualità dei nostri prodotti, ai nuovi contratti stipulati con alcuni grandi gruppi della ristorazione e alla buona capacità di penetrazione anche nella grande distribuzione». Il convegno è servito a confermare quanto l’orzo è indispensabile per la produzione della birra e la coltivazione di orzo bellunese rilanciata negli ultimi anni da Slow Food e ceduta in esclusiva alla fabbrica di Pedavena per la realizzazione della birra Dolomiti conferma le potenzialità di una filiera corta caratterizzata da un rigido disciplinare di produzione che può identificare la birra prodotta a Pedavena alla stregua di quanto avviene con i vini, i cui vitigni sono tutt’uno con il territorio di produzione. La realizzazione della malteria rappresenterebbe un unicum in Italia visto che attualmente esistono solo due stabilimenti in Lazio e Molise che ovviamente obbligano il gruppo Castello a sostenere notevoli costi. Detto che produrre il malto sarà antieconomico anche a Pedavena, il grosso vantaggio sarà quello di avere sotto controllo l’intero ciclo produttivo. Per il resto la festa è stata un successo di presenze che ha colto di sorpresa anche una macchina oliata qual è la Birreria, per la prima volta in difficoltà a dare seguito a tutte le ordinazioni nella serata di venerdì dove in abbinata c’era il il festival Ottanta con Radio Company. Ieri la giornata è proseguita con le degustazioni di piatti preparati apposta dagli chef di alcuni prestigiosi ristoranti bellunesi legati a Slow Food. Un altro pienone. Alle 18 è stata aperta la botte, poi l’assaggio della birra. Fonte CorriereAlpi Luglio 2012 |
Ultimo Aggiornamento: 10/08/2021 13.29 |
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