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Toscana a tutta birra artigianale

Toscana terra di birra, e chi lo avrebbe mai detto. Invece i dati parlano chiaro. Dietro a due regioni del nord, Lombardia e Piemonte, la nostra è la terza per numero di birrifici artigianali. Attualmente sono 34 i produttori ufficiali (in Italia circa 400), ma ci sono almeno altre sei richieste sul tavolo dell´agenzia delle dogane. In ogni caso il fenomeno è in crescita e negli ultimi anni si è moltiplicato a vista d´occhio. Le prime tracce di birrifici artigianali si hanno alla fine degli anni Novanta, oggi sono una realtà economica e di qualità. Un bene? Per alcuni no, visto che c´è chi si butta nell´impresa di aprire un microbirrificio senza la minima conoscenza produttiva e a volte anche imprenditoriale, con risultati qualitativi scarsi. Ma sono casi isolati perché il movimento della birra artigianale sta piano piano affermando la sua identità, grazie anche alla cucina di autore e ad alcuni ristoranti che da anni hanno inserito anche una carta delle birre tra le loro proposte. 

«Ormai la birra di qualità è entrata non solo nelle cantine ma anche nelle cucine dell´alta ristorazione. Non si tratta di una semplice euforia modaiola, gli chef più audaci e capaci hanno già compreso le potenzialità della birra sia in abbinamento che in cottura. Tra i fornelli la birra può dire la sua, con la dolcezza, l´amaro e, grazie a marinature e cotture veloci, anche con il proprio bouquet aromatico», spiega Nicola Utzeri, editore di "Fermento birra", un portale web che in questi anni ha contribuito, e molto, alla diffusione della birra artigianale. 

Sempre su "Fermento birra" ci sono anche le tabelle per verificare costi e ricavi di un microbirrificio. Per iniziare servono circa 200.000 euro e se si fanno le cose perbene «si riesce a guadagnarsi da vivere».

Insomma, in tempi in cui un bicchiere di vino di troppo ti può costare il ritiro della patente, la birra diventa una valida alternativa a tavola. 

E intorno c´è un mondo che si agita e che ha scelto la via della qualità. Ancora se ne parla troppo poco, però i numeri ci sono. E lo dimostra anche la guida "La via della birra" realizzata da Renato Nesi e uscita pochi mesi fa. Un viaggio nei birrifici artigianali della Toscana, con interviste ai produttori, valutazioni delle birre e gli indirizzi dove gustare una buona birra. «La Toscana birraria sta vivendo la sua primavera - dice Nesi -. Ci avviamo a raggiungere il numero di 40 produttori, con una qualità media molto elevata. Le birre toscane vincono premi internazionali e si stanno affermando sul mercato nazionale per merito di tanti artigiani che svolgono il loro lavoro con passione e competenza. Grazie a queste persone oggi la birra è un prodotto nuovamente giovane, sempre più legato al territorio dove nasce».

Fonte La Repubblica

Dicembre 2011

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Ultimo Aggiornamento: 10/08/2021 13.29

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