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Birrifici - C'è un grande Prato Rosso Il grande prato rosso, una distesa di diversi ettari d’orzo, è ormai stato trebbiato da settimane, ma il cartello Pratorosso ci conduce, comunque, alla cascina Gaita, a Caleppio di Settala, meno di 20 km da Milano. Proprio il colore dell’orzo maturo ha ispirato i fratelli De Ponte nella scelta del nome del loro birrificio, che ha una storia un po’ speciale che merita di essere raccontata. Tutto nasce per passione, con Achille, figlio di agricoltori, che alla fine degli studi di agraria si impegna nel progetto di un birrificio artigianale. Inizia con alcuni soci, con molto entusiasmo e poca esperienza. In breve tempo si è costretti a chiudere, ma l’idea è entrata nel cuore di Achille e l’amore è un tarlo che consuma. E’ il fratello Ambrogio a spingerlo a ripartire un anno più tardi: ora il momento è più adatto perchè la produzione di birra artigianale è stata assimilata alle attività agricole, quindi è assai più vicino all’azienda di famiglia, che produce cereali e ortaggi. Nasce Pratorosso, ma si parte con i piedi di piombo, sprecando minime energie ed ottimizzando le risorse dell’azienda, prime tra tutte la produzione d’orzo, che viene fatto maltare nel cremonese, e l’ottima acqua, la cui durezza viene “aggiustata” ai fini della birrificazione. Con l’aiuto di un tecnico e un lungo periodo di prove per raggiungere il gusto voluto, nascono quattro tipologie di birra: Chiara, Bianca, Bionda e Rossa, cui si aggiungerà La Scura, una prestigiosa piccola produzione per veri intendori. Il gusto piace e gradualmente il successo commerciale premia lo sforzo produttivo di Achille che ottiene un grande riconoscimento di prestigio “piazzando” la propria birra chiara (con marchio Gaita per meglio differenziare il brand) ad Esselunga, notoriamente uno dei distributori più esigenti e attenti alla qualità. Prato Rosso produce oggi circa 100mila litri di birra, è l’unico birrificio artigianale che vanti una birra sui banchi di Esselunga e ha iniziato ad affiancare al prodotto in bottiglia i fusti per la vendita alla spina. “Con la dovuta attenzione alla manutenzione e igiene dei contenitori, la qualità con fusti di grossa dimensione è ancora più elevata - spiega Achille De Ponti – cosa che da anni ci ha spinti a creare bottiglie magnum.” Assieme ad Achille, il fratello Ambrogio e il loro tecnico birraio abbiamo la fortuna di seguire il processo di birrificazione dal vivo: la “cotta” in cui una miscela di malti e acqua viene scaldata a 92 gradi fino a che gli amidi vanno in soluzione diventando adatti alla fermetazione, è ormai finita e il mosto-birra, raffreddato attraverso uno scambiatore di calore viene avviato ai fusti in acciaio dove, effettuata l’aggiunta di luppolo e lieviti, avverrà la fermentazione. Con noi, interessatissima al ciclo produttivo, c’è una coppia di amici toscani, che è qui per avere consigli su come aprire un microbirrificio in Maremma. il resto dell'articolo potete leggerlo sul sito http://foodandgo.corriere.it/2011/08/10/ce-un-grande-prato-rosso/ Pratorosso, società agricola Cascina Gaita, Settala, Milano tel. 02.95.89.81.50 www.pratorosso.com Fonte CorrieredellaSera Agosto 2011 |
Ultimo Aggiornamento: 10/08/2021 13.29 |
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