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Economia: AssoBirra, in 2010 +0,3% a/a produzione birra

Nel 2010 gli impianti di birra presenti sul territorio nazionale hanno prodotto complessivamente 12.814.000 ettolitri di birra, registrando un +0,3% rispetto al 2009.

E' quanto emerge dall'Annual Report 2010 di AssoBirra, l'associazione degli industriali della birra e del malto, secondo il quale l'Italia e' al 10* posto tra i produttori di birra dell'Ue. "Questa piccola ripresa del mercato", commenta Alberto Frausin, neo presidente di AssoBirra, "sembra continuare anche nel 2011, pur con un andamento altalenante che ricalca quello dell'anno passato. Secondo le nostre stime, dopo un primo trimestre difficile, tra gennaio e maggio 2011 sono stati venduti quasi 4,7 milioni di ettolitri di birra, +1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Numeri che confermano la capacita' del settore birrario birrario italiano di reagire a una congiuntura difficile, per non dire sfavorevole, in cui permangono gravi fattori di incertezza, su tutti la perdurante tensione sui prezzi delle materie prime e l'andamento al rialzo dei costi di produzione in genere, che rischiano di avere un impatto critico rilevante sui conti e sui margini delle aziende. Proseguiremo in questa direzione puntando sulla qualita' dell'offerta e sulla crescente apertura al mercato mondiale, che mostra di accogliere tale offerta con favore. Alle Istituzioni chiediamo di garantire le condizioni di una competizione libera e corretta con i produttori degli altri Paesi, in modo da poter continuare a svolgere il proprio compito: dare occupazione e contribuire alla ricchezza dell'economia italiana".

Dallo studio emerge che il settore vale circa 2,55 mld euro e nelle 350 unita' produttive, fra stabilimenti industriali (13 di birra e 2 di malto) e micro birrifici lavorano 4.000 persone, tante quante in Austria o Danimarca, e non troppo lontane dai 5.600 addetti del Belgio. Ma considerando anche l'indotto allargato, sono complessivamente 144mila le professionalita' coinvolte, a vario titolo, nella produzione e nel commercio della birra in Italia. Sono oltre 66 mila le tonnellate di malto prodotte nel 2010 (+12,8% rispetto al 2009), interamente assorbite dall'industria italiana; mentre ammontano a circa 1 mld euro gli investimenti, sempre in Italia, del settore birrario per l'approvvigionamento di beni e servizi. E infine, in termini di entrate per lo Stato, una somma complessiva superiore ai 4 mld euro annui deriva dalla produzione e commercializzazione di birra, tra Iva, accise, tasse e contributi sociali di aziende e lavoratori, tasse pagate dagli altri settori coinvolti a vario titolo.

Secondo AssoBirra si conferma la propensione degli italiani al consumo di qualita'. Quasi il 43% delle birre acquistate appartiene ai segmenti SpecialitĒ (10,16%) e Premium (32,66%), mentre oltre il 49% e' costituito dal Main Stream e il resto si divide fra Economy, Private Label e Analcoliche (dati riferiti alle aziende associate ad AssoBirra). Infine nel 2010 l'export di birra segna 1.869.000 ettolitri, +7,1% rispetto al 2009. Del totale di birra made in Italy finita all'estero, molta viene assorbita da Paesi a forte cultura birraria: piu' della meta' (oltre 1 milione di ettolitri) e' stata venduta nel Regno Unito e quasi i tre quarti (73,9%) nei Paesi dell'Unione Europea. Fra quelli extra-europei, circa 1 bicchiere di birra italiana su 10 finisce negli Stati Uniti (176 mila ettolitri, 9,4% del totale) e tra i mercati piu' appetibili si segnala anche il Sudafrica (67.257 ettolitri, pari al 3,6%). Il made in Italy birrario risente in modo rilevante della competizione fiscale sleale da parte di vari Paesi europei. A tale proposito, AssoBirra ricorda che la tassazione della birra in Italia e' gia' assestata su livelli fra i piu' elevati di tutta l'Europa continentale (il triplo circa rispetto a Spagna e Germania e piu' del doppio rispetto alla Francia) e nel solo biennio 2004-2006 l'imposta e' stata innalzata di oltre l'80%, arrivando a pesare fino al 30% sul prezzo di vendita finale, con un'incidenza di circa 25-30 centesimi di euro per litro.

Fonte Borsa Italiana

Luglio 2011

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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.20

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