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La Carlsberg spilla la birra a impatto
zero
Svolta verde per la
birra:
la Carlsberg
Italia, secondo
quanto riporta il sito e-gazette.it, lancia
sul mercato un sistema di spillatura della “bionda” a ridotto impatto
ambientale e fusti
in Pet totalmente riciclabili. La prima
spina green,
spiega il produttore da 1 milione e 500mila ettolitri di birra l’anno,
utilizza un sistema che non produce CO2 durante l’erogazione dal fusto.
Il sistema, battezzato Draught
Master,
è semplice: si tratta di una sorta di camera iperbarica che “spreme” il
fusto, non più in acciaio, pesante e ingombrante, ma in Pet riciclabile.
Così la birra dura molto più dei 4-5 giorni tradizionali, e arriva sino a
tre settimane di conservazione nei nuovi fusti in plastica da 20 litri.
Senza CO2 aggiunta, anche il gusto rimane inalterato, assicura una nota.
Dietro al risultato, sottolinea l’azienda, c’è
tutta l’attività di una multinazionale che
è di proprietà di una fondazione che reinveste gran parte degli utili in
attività di ricerca, nell’arte e nel design. La Carlsberg è una delle poche
aziende del comparto a fare ricerca applicata: per esempio, da poco è stato
lanciato il null-lox, un orzo non ogm creato attraverso tradizionali metodi
di impollinazione, che ha per questo una maggiore resistenza alle malattie
delle piante e, quindi, un bisogno inferiore di pesticidi e una richiesta
minore di energia per la sua produzione. La spina “verde” si può toccare con
mano al temporary shop milanese della Carlsberg, in viale Monte Nero.
Fonte
AffariItaliani
Luglio 2011
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