Birrificio Artigianale Fratelli Trami. Se amassi particolarmente le provocazioni mi fermerei qui, convinto che tre parole e un cognome possano contenere l’essenziale e il tutto. Avendo però confessato, pubblicamente e più d’una volta, la mia inclinazione al discorrere, allo scrivere, proverò a spiegare il perché di questa affermazione. Birrificio. Sì qui si produce birra, la bionda cervogia, a una manciata di chilometri da Brescia sulla strada che collega Fenili Belasi a Capriano del Colle. Molti si stupiscono quando dico che a Capriano del Colle esistono vini interessanti, immagino la loro reazione quando aggiungerò che oltre a quelli si trovano birre affatto banali, prodotte in un piccolo microbirrificio che si affaccia tramite un cortile direttamente sulla via principale, intravisto tornando dalla visita ad altri due fratelli: i Lazzari. E di questa ubicazione sono fieri, perché sentono come dice Luca, ecco il primo nome, di avere fatto “una precisa scelta di territorio”. Artigianale. Recentissimo il dibattito nel mondo della birra creatosi dopo la pesante multa inflitta a un ottimo microbirrificio italiano, il pescarese Almond 22, per aver utilizzato sull’etichetta delle sue bottiglie la dicitura “Birra Artigianale” dato che, come recita una delle tante circolari ministeriali, “L’uso di diciture concernenti le caratteristiche del metodo di produzione costituisce una garanzia fornita al consumatore sul metodo, ma non si traduce, di regola, anche in un aumento della qualità del prodotto finito in termini di caratteristiche ingredientistiche (sigh), nutrizionali, chimico-fisiche, organolettiche ed igienico-sanitarie. [...] la presenza di una struttura organizzativa tipicamente artigianale e/o familiare è caratterizzata … soprattutto dall’incidenza dell’apporto umano e personale nella produzione. Questo aspetto concerne, ovviamente ed unicamente, le caratteristiche dell’azienda. Pertanto non può in alcun modo essere utilizzato per presentare i prodotti come superiori nella qualità. …” Ineccepibile, peccato che questo giusto rigore non pare essere sempre applicato in modo del tutto omogeneo tra realtà artigianali, industriali e, licenza poetica, ibride del settore alimentare. Credo che in questo caso il termine artigianale, oltre a un’indiscutibile dimensione familiare, voglia sottendere una produzione non omologata, non concepita per soddisfare un fantomatico gusto medio. Fratelli Trami. Diversi e complementari, lo s’intuisce dal primo contatto. Nicola, ecco l’altra metà della famiglia, loquace ed estroverso, e forte di precedenti esperienze imprenditoriali, si occupa prevalentemente della parte commerciale-amministrativa, Luca, più riservato e incline all’ascolto è il mastro birraio, l’artefice della produzione con la consulenza esterna di Maurizio Cancelli (ex BABB e ora Birrificio di Lambrate, tanto per capirci).