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Produzione di Birra - «Grandi e piccoli, stessi oneri»

«Quando l'Agenzia delle Dogane viene a fare un controllo, in media resta in azienda 4-5 giorni durante i quali come legale rappresentante della società devo rimanere a loro disposizione». Giulio Marini è uno dei titolari del Birrificio Italiano, un microbirrificio di Lurago Marinone in provincia di Como che conta 18 dipendenti tra attività di produzione e ristorazione.

Nonostante si tratti di una realtà artigianale, deve fare i conti con obblighi analoghi a quelli di una grande impresa. «La birra – spiega Marini – è soggetta al pagamento dell'accisa e questo comporta una serie di adempimenti e una contabilità specifica. A tutti gli effetti siamo un deposito fiscale che deve essere configurato in un determinato modo affinché l'Agenzia delle Dogane possa effettuare accertamenti sul flusso di processo per verificare che il pagamento dell'accisa sia coerente».

In buona sostanza, lamenta l'imprenditore, pur essendo una realtà piccola, come lo sono oltre il 90% delle imprese italiane, la normativa e gli oneri che ne conseguono sono gli stessi di una grande azienda. «La normativa italiana – prosegue Marini – non prevede una norma specifica per i microbirrifici. C'è però un articolo del decreto legislativo che riguarda questo settore che consente all'Agenzia delle Dogane di prevedere un trattamento particolare per le piccole realtà. Con Unionbirrai e Cna abbiamo aperto un tavolo e trovato una soluzione con l'Agenzia. Però da un anno aspettiamo il necessario passaggio normativo fermo in Parlamento».

In attesa che la situazione si sblocchi, i microbirrifici fanno i conti con un «sistema di prescrizioni, contabilità e relativi controlli particolarmente pesante, che comporta anche investimenti in apparecchiature specifiche». Quanto al futuro immediato, comunque, la situazione invece di migliorare sembra tendere a un peggioramento: «Da giugno – conclude Marini – saremo chiamati a trasmettere tutti i dati di contabilità dell'accisa per via telematica, ma non essendo la normativa armonizzata, l'utilizzo di un tracciato telematico comune rischia di diventare un pasticcio».

Fonte Il Sole 24 Ore

Aprile 2011

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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.20

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