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La birra svizzera Bad Attitude e la bici - Progetto Ecosostenbile

“Il bike–messenger è un cavaliere solitario: arriva sul mercato da dio-sa-dove e si offre per svolgere incarichi a volte incomprensibilmente estremi. Ogni giorno deve superare valanghe di ostacoli, fa i miracoli per vincere quella che, in sostanza, non è che una sua piccola sfida contro il tempo. Le ditte sosterranno sempre dei ciclisti in grado di abbattere o scavalcare qualunque ostacolo, gente che, come Pat, riesce quasi a fare magie e levitare. E’ difficile trovare un sostituto a questo genere di ciclista.” (Travis Hugh Culley)

Un’attività anacronistica come quella del produttore di birra artigianale richiede una riflessione. Nel mondo di oggi voler proporre un prodotto, la propria abilità, le proprie idee, non può limitarsi al solo realizzare un prodotto corretto, ben fatto. La parte più importante della sfida è collocare la propria attività, dare un senso al proprio lavoro, cercare di incidere sulle dinamiche commerciali del settore. Un settore come quello della birra, che ha dimensioni importanti, magari non in Italia, ma che comunque è monopolizzato da grosse industrie. Per gestire questa situazione predominante le industrie mettono in atto una serie di attività di marketing e commerciali atte a rendere asfittiche le aree di manovra per i piccoli produttori. I bassi budget di un artigiano non gli consentono di competere con costoro. Ma è necessario affermare la propria alterità. Proporre birra artigianale non è solo fare un prodotto migliore ma anche e soprattutto ridefinire un modello di mercato che tenga maggiormente conto della componente umana. Il rapporto con il cliente è vitale, ridefinire percorsi comunicativi, disegnare exnovo la mappa del mercato è il nostro compito. La realizzazione di una struttura distributiva indipendente che consenta di raggiungere le persone per raccontare loro qualcosa di noi, per portare loro i nostri prodotti ed il nostro lavoro richiede la capacità di accollarsi la sfida di combattere quotidianamente contro i colossi e contro i pusillanimi.

Coraggio e ottimismo sono le componenti che necessitano al novello birraio. Come noi anche i bikemessengers fanno leva su queste capacità. Ed è per questo che ci piace questo mondo. Bad Attitude nasce dalla lattina. Perché la lattina? Non solo per argomenti pratici, di portabilità e sicurezza, ma soprattutto per argomenti "verdi". La scelta di affrontare un prodotto cosi diverso, portatore di vecchie credenze legate ad un passato non troppo lusinghiero, richiede investimenti sia economici che di competenze. Noi infatti NON affidiamo ad altri il confezionamento dei nostri prodotti ma realizziamo in proprio tutte le fasi di produzione. Disegnare e realizzare una linea di riempimento non è solo una sfida economica ma anche un mettere in gioco le proprie competenze. Come viaggiare in mezzo al traffico cercando di ridefinire le traiettorie e cercando di essere creativi nel proprio percorso, lottando contro la massa, contro il traffico incanalato nelle vie di massima percorrenza. La scelta è figlia dell’incoscienza di noi tutti, che ci siamo messi in gioco affrontando petto al vento le sfide che tale scommessa richiedeva. L’individuazione di un percorso narrativo che tenga conto della propria storia e delle proprie priorità ci ha portato a decidere che l’ambiente fosse una variabile non trascurabile. Riteniamo che una nuova impresa, che un'azienda che si mette sul mercato nel 2010 debba considerare l’ambiente come una variabile non secondaria. Dalla scelta della lattina alla decisione di proporre i nostri prodotti in altri formati il trait d’union è sempre stato l’ambiente. Bottiglie leggere, riciclabili e fusti a perdere ci consentono di dire che ad oggi Bad Attitude ha un impatto sull’ambiente che pochi altri birrifici possono vantare. Vetro leggero e a  rendere, etichette riciclabili per il lancio della linea di bottiglie, e come ultima novità il fusto in PET 100% riciclabile, che permette di risparmiare notevolmente l'impatto di CO2 derivato dal trasporto dei vuoti e dal loro lavaggio. La variabile trasporto (che viene menzionata solo nelle markette del Km 0) per noi è ridotta al minimo.

La bicicletta è stata sin da subito il nostro "amico" ideale. L'affinità iniziale è nata dal materiale stesso - alluminio la lattina, alluminio i telai delle biciclette. Da questo semplice interesse è nata una collaborazione quasi casuale che ci ha aperto un mondo. La bicicletta a scatto fisso ci è stata presentata dal mondo delle Alleycat, in cui la città viene riconquistata dal mezzo a due ruote (senza freni!) in una sfida a traffico, incroci e viabilità. La bici, abbiamo scoperto, rappresenta perfettamente il nostro modo di pensare, un modo di essere che vuole essere "contro", fuori da schemi e da omologazioni, un modo di vivere che "non implica nessuna stupida esibizione di potenza, richiede solo ottimismo e coraggio". Ad oggi possiamo dire di essere fieri di avere scelto la bici come nostro compagno di avventura. Gli Urban Bike Messenger sono i nostri nuovi eroi, che sfidano la giungla urbana così ostile al ciclista per compiere un servizio utile all'intera comunità, alleggerendo al contempo le strade da altri inutili mezzi inquinanti. I ragazzi delle Alleycat sono dei  pazzi che adoriamo, che cavalcano il traffico buttandosi a capofitto in corse da una parte all'altra  della città.

Ad Aprile saremo lieti di celebrare il nostro amore per la bicicletta con una serie di eventi tra Milano, Roma e Modena ai quali siete tutti invitati.

Si inizia Mercoledì 13 a Milano, con l'evento FuoriSalone "Scatto", dove si ammireranno modelli di bici a scatto fisso e si giocherà a bike polo in cortile (e si berrà). Poi continuiamo Sabato 16 a Roma, con la Alleycat "Liberi Armati e Pericolosi" in collaborazione con i ragazzi di

RomainFissa e Velocittà. La serata poi terminerà allo spazio INOX e al chioschetto di Ponte Milvio, sempre con Kurt in lattina.

Il weekend di Pasqua siamo a Modena a partecipare alla Royal Polo Rumble insieme a Robben e ai ragazzi di IRide per una due giorni all'insegna del bike polo, della birra e della buona musica.

Il 30 Aprile saremo poi ancora a Milano con la Private Alleycat, e anche qui birra in lattina a tutti i partecipanti.

La bici racchiude in sé la semplicità e la sfida dell'essere sostenibili, del muoversi a impatto zero, del vivere il mondo senza danneggiarlo e senza consumare nessuna risorsa. Fedeli alla linea, abbiamo deciso di realizzare un progetto di distribuzione a impatto zero, per ora a Roma e Milano, affidando la consegna delle Bad Attitude ai privati ai bike messenger di Velocittà e UBM Milano.

Bad Attitude Craft Beer

www.badattitude.ch

Fonte Comunicato Stampa

Aprile 2011

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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.20

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