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Rimini: a "Sapore" le birre artigianali che conquistano il Mondo
Kuaska - Lorenzo
Dabove
Si chiamano Microbirrifici, ma di
"micro" non hanno certo i successi che continuano ad ottenere a livello
mondiale: quelli sono proprio... macro. La sezione di SAPORE dedicata alle
birre, situata nel padiglione A1, presenta una collettiva davvero unica, con
una selezione dei più importanti microbirrifici presenti sul mercato.
Il Mo.Bi, movimento per la birra , come spiega Lorenzo Da Bove, responsabile
culturale del gruppo, è attivo da anni per promuovere una cultura della
birra di qualità più consapevole e responsabile, a sostegno proprio
dell'attività e dei successi raggiunti dai microbirrifici italiani.
"In Italia ci sono oltre 352 microbirrifici sparsi su tutto il territorio -
spiega da Bove - e molti di questi hanno ottenuto importanti riconoscimenti
a livello mondiale e in paesi leader nella produzione della birra come
Belgio e America".
Ecco dunque il Made in Italy del mercato artigianale, fatto da birre che
usano come ingredienti base prodotti della cultura enogastronomia locale. E'
il caso ad esempio della famosa "Bastarda Rossa" sviluppata con l'omonima e
nota varietà di castagne toscane, o di quelle prodotte utilizzando cereali
del territorio come farro e kamut, quest'ultimo lavorato secondo la
tradizione di una ricetta che risale addirittura agli antichi egizi.
Ma la fantasia dei birrai artigianali sembra non conoscere limiti: da qui
l'utilizzo di resine importate dall'Etiopia, spezie dall'Himalaya e varietà
di thè dalla Cina. Senza uscire dall'Italia, a Montegioco in provincia di
Alessandria, c'è chi usa i fiori di Salvia Sclarea, coltivati appositamente
dalla vicina di casa, o il pepe rosa per produrre la famosa Pink IPA,
esportata già da diversi anni in Norvegia e in moltissimi paesi americani.
L'ultima tendenza in fatto di birre artigianali è legata al mondo del vino.
Sono sempre più numerosi i birrai che utilizzano come ingredienti lieviti da
vino, acini d'uva o il vino stesso, soprattutto se è famoso e rinomato. Ad
esempio, il birrificio Barley di Maracalagonis in provincia di Cagliari ha
vinto la classifica assoluta del Campionato Italiano birre artigianali con
la BB10, esportata in America e in Belgio, che è prodotta aggiungendo la
sapa - mosto d'uva cotto - di Cannonau.
Sempre questa mattina si è svolto "Salto nel buio", la prima degustazione
alla cieca di birre artigianali organizzata da Mo.Bi. Lorenzo da Bove
- che è anche sommelier della birra - ha guidato una degustazione di 4 birre
artigianali, invitando gli ospiti presenti in sala a coglierne l'aroma e
tradurne le sensazioni provate ad ogni assaggio.
"Cosi come accade per il vino" - sostiene - anche per la birra è possibile
educare il palato a ricevere i diversi sapori. Per imparare a degustare le
birre e riconoscerne le caratteristiche occorre allenarsi con una selezione
di birre quanto più possibile simili fra loro, utilizzando tutti i sensi".
Fonte
Vini e Sapori
Febbraio 2011
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