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Arriva Eataly anche a Roma e ci sarà anche una birreria!

ROMA - Oltre 14 mila metri quadrati, su 4 piani; 14 tra ristoranti, bar, punti ristoro. E decine di negozi con prelibatezze di ogni tipo aperti dal mattino a notte. E' il nuovo Eataly, mega struttura che inaugurerà entro fine 2011 nel terminal ferroviario Ostiense costruito per i Mondiali del '90 e poi per vent'anni abbandonato a se stesso. Lo stesso terminale che adesso si prepara a diventare capolinea dell’Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori), la compagnia ferroviaria di Montezemiolo e Della valle che farà concorrenza a Fs. 
Sopra ai binari ci sarà Eataly, un centro delle eccellenze gourmand che promette di portare nuovo lustro alla capitale e alla gastronomia del Lazio, ma anche nuove opportunità di lavoro: almeno 250 i posti, che potrebbero salire a 400 in breve tempo. E un indotto eccezionale per la filiera degli alimenti tipici e sani.

COLOSSO DEI CIBI DI QUALITA' - In questo «terminale del gusto» ci saranno anche ristoranti monotematici: non solo per prodotto, «ci sarà anche un ristorante tipico romano e una friggitoria», racconta Oscar Farinetti, l'uomo che ha inventato il colosso dei cibi di alta qualità. E che pare lanciare una sfida all’altro impero dei sapori: la Città del Gusto del Gambero Rosso. A separare le due strutture nemmeno due chilometri in linea d’aria e il Tevere.

TAVOLA STELLATA CON VISTA - «A Eataly Roma avremo poi ristoranti dedicati a pasta, carne, verdure eccetera (ndr. a New York ce n'è uno solo per dessert e frutta) - prosegue Farinetti -. Non mancherà una tavola di grande livello, da chef stellato, all'ultimo piano, con i finestroni del Terminal Ostiense sullavecchia Roma: scenografico». Ma il progetto non si ferma qui.
«Vorremmo, soprattutto, fare molte aree didattiche, con grandi spazi dedicati alla scuola del cibo alla storia delle tradizioni, soprattutto delle specialità del Lazio - promette Farinetti -, una regione che produce tipicità agroalimentari di grande livello ma non ancora abbastanza conosciute. Si può far sapere di più quanto è bravo il Lazio specie per i suoi oli extravergine e i vini».

INVESTIMENTO DA 10 MILIONI - Dopo il Lingotto a Torino, costato 11 milioni di euro nel gennaio 2007, e dopo Eataly sulla Quinta Strada a New York, inaugurato lo scorso 31 agosto e costato 25 milioni di dollari, un'altra impresa: Oscar Farinetti prepara lo sbarco su Roma della sua creatura dedicata agli Alti Cibi. «L'impegno finanziario non è immenso a Roma perché i proprietari dell'immobile si prendono carico del grosso dei lavori. Noi saremo in affitto». Certo 14 mila metri quadrati costeranno, anche solo per realizzare tutte le strutture di ristorazione, i negozi... «il nostro impegno - taglia corto lui - non sarà superiore a 10 milioni». Fatturato previsto: 50 milioni l'anno.

La struttura che ospiterà il nuovo Eataly Roma (Jpeg)

La struttura che ospiterà il nuovo Eataly Roma

PREMIO D'ARCHITETTURA - Quel che conta è che sarà «il più grande Eataly del mondo». E altrettanto grande è l'impegno «a realizzare un Eataly un po' diverso dagli altri - spiega Farinetti -, che oggi sono 5 in Italia (Torino, Pinerolo, Asti, Milano, Bologna), 1 negli Usa, 4 a Tokyo». Quello di Bologna - premiato a Berlino come uno dei luoghi di vendita più innovativi del mondo - è abbinato a una libreria. E anche Roma avrà «il suo spazio dedicato all'editoria di settore». E se le foto patinate non bastano a sollecitare l’appetito, ci penseranno i profumi provenienti da cucine, pasticcerie, gelateria, panificio, caffè...

COINVOLTI PROVINCIA E REGIONE - «Stiamo definendo il layout ma ci saranno 14 luoghi di ristorazione, di cui alcuni molto originali. Abbiano tempo per definire i dettagli perché apriremo a fine 2011». Non ci sarà il cinema sul cibo, «ma potremo legare questi eventi a un altro luogo romano più centrale: stiamo incominciando a relazionarci con tutte le istituzioni romane dalla Provincia all’Arsial (ndr. l'agenzia della Regione Lazio per lo sviluppo dell'agricoltura)». E soltanto due giorni fa, lo stesso Farinetti ha guidato il governatore della Regione Lazio Renata Polverini, in viaggio negli States, nella visita a Eataly New York.

BIRRIFICIO ALLA ROMANA - All’Ostiense verrà montato anche un vero birrificio artigianale, come quello della micro brewery all’ultimo piano di Eataly New York, che inaugurerà il 5 marzo 2011. «Lo faremo con Leonardo di Vincenzo, di Birra del Borgo che è del Lazio, e con Teo Musso di Baladin. Perché a Eataly, cui piace da sempre il vino, piace anche la birra artigianale». Ma naturalmente ci sarà anche una gigantesca enoteca, «con una parte rilevante dedicata ai vini laziali e una parte per i cosiddetti Vini Veri (senza uso di chimica e con lieviti naturali), quindi una parte dedicata ai grandi vini dei terroir mondiali».

36 MILA BOTTIGLIE DI VINO - Qui ci saranno, come a Torino, circa 36 mila bottiglie di 900 produttori e «sarà possibile aprire ogni bottiglia, gustando piattini di cibo, a prezzo di scaffale, perché vogliamo dar vita all’enoteca». Negli spazi sopra ai binari di Montezemolo & C. la cucina farà anche spettacolo: si produrrà la mozzarella in loco con il latte di bufale del Lazio, si tosterà il caffè. 
«New York ci ha insegnato che fare show con tutti i crismi della tradizione fa educazione, cultura alimentare», spiega Farinetti. La ristrutturazione, i cui lavori dovrebbero iniziare a fine novembre, sarà curata, ancora una volta, da Carlo Piglione, che ha visto nascere anche il centro del Lingotto e tutti gli Eataly, incluso il corner dentro Coin di piazza V Giornate a Milano. Il piccolo impero del gusto conta già circa 1200 dipendenti e «a Roma saranno in partenza 200-250 ma diventeranno 400 se tutto va bene. Almeno spero».

Fonte http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_novembre_16/eataly-intervista-farinetti-zanini-1804184970641.shtml

Novembre 2010

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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.19

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