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Alla scoperta della birra artigianale piemontese

Spunti e idee per trovare la birra perfetta tra i microbirrifici di Torino e dintorni

Rinfrescante, gustosa e decisamente conviviale. Non c’è nulla di meglio di una buona birra, magari bevuta in compagnia, per riprendersi dal trauma del rientro estivo.  Se poi diventa anche occasione per visitare luoghi insoliti, il successo della terapia è praticamente assicurato.

A TORINO
Per sfuggire per una sera all’incubo delle birre annacquate in bicchieri di plastica senza lasciare la città, c’è la “Piazza dei Mestieri”, una fondazione nata per avviare i giovani al lavoro. In una fabbrica dismessa con un accogliente  cortile si può gustare una buona birra artigianale e non pastorizzata. Oltre alla classica Manet Koelsch (Ale chiara), è da provare anche la Renoir Bitter(Ale ambrata), corposa e dal retrogusto di caramello. Più conosciuto è il “Birrificio Torino” ottimo per godersi una doppio malto non filtrata (Torino) o una rossa decisa (Rufus) sulla fresca terrazza in una sera di fine estate.

FUORI TORINO
Merita decisamente un viaggio fino a Villar Perosa la birreria Beba. Senza l’aggiunta di conservanti, antiossidanti e anidride carbonica, questa birra è una delle migliori che si possano trovare in Piemonte. Da assaggiare assolutamente la “N1”, una ben luppolata. Segnalato anche dal “Gambero Rosso Low Cost 2010/2011” per l’ottimo rapporto qualità prezzo , il birrificio “Grado Plato” a Chieri è l’ideale per variare dalla monotonia dei locali torinesi.  A prima vista potrebbe sembrare un pub qualunque, ma le birre artigianali dal particolare retrogusto di castagna lo rendono una tappa obbligata per gli estimatori del luppolo. I palati più audaci non possono farsi sfuggire la “Weizentea”, l’ultima creazione del mastro birraio Sergio Ormea, che combina il sapore del frumento e del malto con l’aroma orientale del tè verde. Un’altra vera istituzione in questo campo è il birrificio SorA’laMA’, che propone una birra cruda ed alta fermentazione, insignita delle  cinque stelle Slow Food. In un edificio stile vecchio fienile piemontese, costruito vicino a una sorgente d’acqua molto pregiata, viene prodotta un’ottima birra secondo ricette tipiche della Valchiavenna. Per i veri appassionati, inoltre, vengono organizzati durante l’anno corsi di produzione e di degustazione. Gli intenditori non rimarranno delusi dal micro birrificio “Parsifal” a San Raffaele Cimena, che presta grande attenzione alla sostenibilità ambientale e ai processi produttivi. Fra tre mesi i due soci, Sergio Martinello e Guglielmo Pepe, inaugureranno anche un locale con servizio di mescita. Last but not least il celebre “Baladin” di Piozzo (Cuneo). Locale ricercato e accogliente e birra che conquista. Questo il binomio esplosivo che ha reso tale luogo una vera meta di pellegrinaggio per i giovani piemontesi.

Fonte http://www3.lastampa.it/digito-news/sezioni/municipio-le-testimonianze/articolo/lstp/307522/

Agosto 2010

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Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.19

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