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Franco Re

BQ TV - Una puntata escandescente con Schigi e Agostino Arioli

Ogni lunedì, dallo scorso 19 Gennaio, con cadenza quindicinale, in diretta su RTB International, canale 829 di Sky, va in onda la trasmissione dedicata alla birra artigianale a cura di Paolo Polli.  A differenza della scaletta standard, la puntata numero 20 ha visto come ospiti Agostino Arioli, patron del Birrificio Italiano e Luigi D'Amelio, alias Schigi e si è svolta con una cena in diretta con abbinamenti e dibattito.

Durante la puntata sono stati degustati 4 formaggi (3 di pecora e uno di capra) di Luca Montaldo geo.luca.montaldo@tiscali.it abbinate alle seguenti birre:

- Lilium del Birrificio Lariano  www.birrificiolariano.com

- Bi-Bock del Birrificio Italiano www.birrificio.it

- TipoPils del Birrificio Italiano  www.birrificio.it

- La Mummia del Birrificio Montegioco www.birrificiomontegioco.com

Agostino Arioli

Vari i momenti diciamo così vivaci. Dapprima un "scontro" di posizioni sull'idea di abbinamento, su una teoria in voga nei paesi nord europei che parla di abbinamento per affinità professata da Franco Re, e l'altra idea, professata da Schigi, e di fatto appoggiata da Agostino Arioli, sugli abbinamenti per contrasto.

A metà puntata poi c'è stata la domanda di Paolo Polli sulla nuova avventura di Schigi come produttore e la sua uscita da consigliere di MoBi, che è stata l'occasione per conoscere i tempi della proposta al pubblico che grosso modo avverrà nel mese di Settembre e dal quale poi c'è stato modo di affrontare la nascita di MoBi in seguito alla rottura con Uniobirrai.

La domanda di Polli al minuto 57 è quanto mai provocatoria:

Polli:"Cosa dici Agostino, ci voleva? Ci voleva un'associazione di consumatori?

Arioli:"Tu mi vuoi tirare in una polemica..." e poi ancora"quello che ho notato della rivista di MoBi, dove ci sono delle pubblicità di birrifici, cosa che Unionbirrai ha sempre evitato con grande difficoltà, perché è molto facile trovare dei birrifici inserzionisti..:" e "e questo lo trovo un pò difficile da mettere insieme alla belle cose che hai detto..."

Schigi:"Provo a spiegartelo, nel senso che proprio perché non c'è nessun conflitto d'interessi all'interno di MoBi, il fatto di prendere dei soldi da dei birrifici per la pubblicità è assolutamente alla luce del sole, mentre è vero, se io fossi Unionbirrai la vivrei come se fosse una cosa, ma perché io pubblicità si e l'altro no..., perché quella è comunque l'associazione, è chiaro che ci possono essere delle cose per cui gli associati possono entrare in certe decisioni".. e  "MoBi, accettare una pubblicità, senza promettere o dare nulla in cambio, anzi, secondo me è trasparente e alla luce del sole"

Arioli:"Il fatto che un inserzionista non abbia un trattamento particolare in una rivista in cui si fanno redazionali è pura fantascienza, perché è quello che succede in tutte le riviste, non diciamo queste cose perché è troppo grossa

Schigi:"Non sono assolutamente d'accordo"

Arioli:"La seconda cosa, è più indipendente un'associazione di produttori e o di consumatori dove ci potrebbe essere un controllo tra due associazioni, oppure un'associazione dove nel consiglio direttivo siedono 4 birrai e 4 appassionati e possono parlarne e direttamente decidere quello che si fa, quale è la linea per il bene della birra artigianale italiana, la mia opinione, lo sai ne abbiamo parlato mille volte, è che alla fine questa è una strada che può pagare di più, perché non è un'opposizione controllo reciproco, è un unico organismo all'interno del quale si parla , ci si confronta, ci si controlla anche a volte, questo è veramente virtuoso.."

Schigi:"Vedo la cosa, ho vissuto, non sono mai stato associato ad Unionbirrai, anche se ho fatto parte della parte didattica, dando una mano per strutturare il secondo livello di Unionbirrai, e quindi ho vissuto la cosa molto dall'interno, e il fatto che ci fosse o ci potesse essere un controllo o un cambio di indirizzo nelle scelte del consiglio direttivo da parte degli appassionati nei confronti della parte più forte dei produttori di birra, questa è vera fantascienza, perché ho visto dall'esterno, ma seguendo in maniera ravvicinata, uscire da Unionbirrai personaggi che ora sono in MoBi, Bertinotti, Massimo Faraggi, Kuaska, appunto proprio perché non riuscivano a dare l'indirizzo che l'interessava nella parte di appassionati, hanno dovuto alzare la bandiera."

Arioli:"Come può essere impedito quando ci sono 4 voti e 4 (Vedi foto a destra)

Schigi:"Secondo me da un punto di vista di forza.."

Arioli:"Forza di che tipo??"

Schigi:"Forza di tutto, comunque Unionbirrai è l'associazione dei produttori di birra, la birra la facciamo noi, voi siete gli appassionati, quindi quando si prendono le decisioni importanti, decide chi, anche dal punto di vista economico ha più forza, l'ho visto mille volte"

Polli:"C'era una votazione, era prevista una votazione per tutto, o no?"

Arioli:"Assolutamente si, c'era un consiglio direttivo"

Schigi:"Questo non lo so, non sono mai stato nemmeno socio di Unionbirrai"                               Sotto Luigi D'Amelio - alias Schigi

Arioli:"Questo dimostra la tua ambiguità, al 100%"

Polli:"Chi ti ha detto queste cose?"

Schigi:"Ti ho fatto i nomi, Bertinotti, Max..."

Arioli:"Non avevano voce, non si votata in Unionbirrai?"

Schigi:"In questo momento non sono la persona giusta per controbattere, non sono la persona che ha avuto questi problemi in Unionbirrai, però sono cose che le persone che hanno preso la decisione di uscire da Unionbirrai, Bertinotti, Max Faraggi, Kuaska, e che sono persone di cui mi fido, hanno preso questa scelta non perché non gli piacesse il logo arancione della spiga di UB, perché non riuscivano più a fare quella che era la loro passione, perché sono persone che fanno tutto assolutamente per passione questa cosa"

Arioli:"Chi glielo impediva in un'organizzazione in cui ci sono 4 consiglieri e 4 consiglieri?"

Schigi:"Probabilmente la parte dei professional aveva una forza che non dico sia solo di voti, ma proprio forza di indirizzo politico, si parla di politica, a livelli... però esiste e dunque se uno prende la decisione di.. guarda non sto più in UB, non lo fa perchè è gente che ci ha lavorato per anni, non lo fa perchè... così"

Polli:"Non si poteva parlarne all'interno, mettere a posto queste cose...."

Schigi:"Credo lo si sia fatto per anni... adesso tu (Rif Polli) continui a rimestare in questa cosa che ormai la vedo nel passato, ora siamo tutti felici... nel senso perchè MoBi la vedo come, adesso che sono nei produttori, un grosso pungolo e poi io che ho contribuito a fondarla, adesso vedo che sono tutti con il fucile puntato sui prezzi, ad esempio.."

Chicca finale sulla campagna di MoBi sui prezzi delle birre http://www.movimentobirra.it/prezziexw.aspx

Schigi:"Un'altra cosa per cui MoBi sta facendo una campagna che veramente è dirompente e che è passata quasi sottosilenzio..." e ancora "i prezzi dello spaccio dei birrifici"

Polli:"E' una cazzata"

Schigi:"No, un cazzata assolutamente no" ... "però il prezzo dello spaccio, però dovrebbe essere... insomma per chi va nel birrificio, magari gli appassionati si fanno anche qualche decina o centinaia di chilometri, secondo me dovrebbe essere, non dico al pari della vendita per chi poi fa questo di professione, al beershop, al pub, deve essere come minimo vantaggioso rispetto a quello che uno trova o troverebbe in un beershop"

Polli:"Assolutamente no"

Schigi:"Invece si, perchè è una cosa, io sono appassionato di vino, se uno va a trovare un produttore in Piemonte, ci sono chiaramente quelli che hanno una politica commerciale che seguono anche alcuni birrifici, ovvero di darti la bottiglia allo stesso prezszo di quello che trovi nell'enoteca"

Polli:"Giusto!"

Schigi:"Secondo me no, perchè se io vado a trovare un produttore, sono un appassionato, mi faccio dei chilometri, visito la cantina, secondo me devo essere, in una percentuale poi variabile, devo essere assolutamente..."

Polli:"Penalizzi i tuoi clienti" (nella foto a destra)

Schigi:"Non è vero, perchè nel mondo del vino, un mercato un pò più evoluto, gli enotecari, i distributori sanno benissimo che questa cosa c'è e non li va a toccare dal punto di vista economico, muove dei numeri o trascurabili o addirittura sono un modo per far conoscere quella tipologia di vino alle persone"

Polli:"Io sono convinto che il birrificio deve tutelare il suo cliente..."

Schigi:"E il suo cliente chi è, è quello che gli beve la birra..."

Polli:"No, no, il suo cliente è il Pub, il locale, il beershop quindi non deve svantaggiare il suo cliente"

Insomma due filosofie totalmente diverse

E a proposito della TipoPils

Schigi:"La TipoPils deve vincere dappertutto..."

Arioli:"C'è un piccolo problema, la TipoPils è una birra che ha un equilibro che dipende fortemente dai profumi del luppolo, il luppolo si da il caso che si raccolga una volta l'anno, pur conservandolo nel migliore dei modi, che vuol dire in freezer come faccio io, dopo un anno ha perso parte del suo aroma e anche del suo amaro, puoi anche aumentare un pochino il dosaggi, recuperi l'amaro, ma l'aroma del luppolo appena arrivato, come quello con il quale è stata fatta la TipoPils che stiamo bevendo stasera non c'è, e l'unica cosa da fare è o fare birre meno caratterizzate dal luppolo, cosa che non voglio fare, oppure accettare una leggera fluttuazione di questo tipo..." e infine"la TipoPils al suo meglio, con il luppolo fresco la trovi due mesi dopo.. il luppolo viene raccolto fine agosto inizi settembre, poi viene stoccato in magazzino in balle sotto forma di fiori pressati e poi viene lavorato verso fine anno e ora che arriva in Italia siamo a Gennaio, quindi la TipoPils da Marzo in poi."

Schigi:"Ho aperto gli occhi sulla TipoPils dopo un viaggio in Germania, io non conoscevo... non mi è mai interessata la Germania in maniera... però ho fatto un viaggio assaggiando anche produttori segnalati e quindi e ogni volta che entravo in questi posti intorno a Bamberga, o in Baviera, dicevo, si buona, ma la TipoPils... dopo aver fatto questa esperienza sono tornato a Lurago Marinone felice... è assolutamente straordinaria, essendo una birra molto influenzata dalla natura, mi piace perché è un pò come il vino, mi piace tutti gli anni fare questa sorta di gioco tra la TipoPils e la ExtraHop e andare al PilsPride assaggiandole entrambe in una piccola orizzontale e vedere quell'anno quale mi soddisfa di più. Spesso mi soddisfa di più, negli anni passati, la ExtraHop, quest'anno devo dire che la TipoPils ha ucciso la ExtraHop perchè è comunque molto buona."

Trovate la puntata in questo link http://www.bqtv.it/page.php?5

Fonte Redazionale

Luglio 2010

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.19

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