"In particolare -prosegue Perron- l'aumento di quanti la bevono al ristorante e durante i pasti di tutti i giorni a casa propria può essere letto come l'effetto dell'attività ormai pluriennale condotta dal settore birrario per promuovere e diffondere una migliore conoscenza delle virtù di questa bevanda naturale. Che oggi la birra sia meno 'esotica' di ieri e più 'di famiglia' per gli italiani, che ormai solo 1 italiano su 4 non sappia che va bevuta con la giusta schiuma sono un dato di fatto. I nostri connazionali cominciano a conoscerla meglio e, conseguentemente, a usarla con più piacere e curiosità''.
In particolare, prosegue la ricerca, aumentano in maniera rilevante i consumatori di birra nei pasti fuori casa, che in un anno segnano un eloquente +148%. Un risultato che vale alla birra la palma di regina dei pasti fuori casa: 7 anni fa il vino dominava con il 38,4% dei consensi (la birra era al 22,7%) oggi la situazione si è capovolta con la birra al 20,6% e il vino, comunque in ripresa rispetto allo scorso anno, al 18%. Prima assoluta resta l'acqua minerale naturale (56,7%). Per la prima volta negli ultimi 7 anni, si registra infatti un significativo incremento, più del doppio, di quanti consumano birra a pasto a casa, che passano dal 3% a 7,6%.L'indagine Makno/AssoBirra ha rilevato un generalizzato calo del consumo delle bevande lisce, come acqua di rubinetto e acqua minerale naturale, in favore di un concomitante aumento di gradimento per le bevande 'mosse', come l'acqua gassata e la Coca Cola, tra le bevande analcoliche, e la birra e i vini spumanti, tra quelle alcoliche. Resta invece moderata la crescita del consumo di birra fuori pasto (da 8,7% nel 2009 a 11,3% nel 2010).