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La
Brianza e i birrifici artigianali
Da Monza in là, è tutta ''Un'altra
birra''
''Un'altra birra'' il libro di
Massimo Acanfora (ed. Altraeconomia) Tutti giù per terra: la giostra del
gusto
Un giro d'Italia in 265 birrifici artigianali. Un viaggio da nord a sud
(Brianza compresa) per raccontare “un mondo in fermento”. Un'idea per un
regalo originale, un'occasione per entrare in contatto con un universo
parallelo, un altro mondo. È l'idea di “Un'altra birra”, il gustoso libro
scritto dal giornalista Massimo Acanfora - con introduzione dell'istituzione
nel campo Lorenzo Dabove in arte Kuaska - e edito da AltraEconomia. In
“undici storie grandi” chi legge comincia ad assaporare il gusto della birra
artigianale, si avvicina ai grandi nomi - forse già sentiti - di Teo Musso (Baladin
di Piozzo) o della Lambrate (“ale” dell'omonimo Birrificio milanese). Ed
entra nella testa di chi, un giorno, si è messo a dosare malti, selezionare
luppoli, sperimentare gusti di birre non pastorizzate e non filtrate. Di chi
in pratica ha sfidato l'industria.
Arrivano poi le trentatré storie medie e allora si scopre che di questi
intrepidi è ricca anche la Brianza. «Non l'abbiamo fatto per censire i
microbirrifici – ha raccontato Massimo Acanfora nella presentazione di
Milano – ma per raccontare le esperienze di imprenditori che hanno puntato
sulla qualità più che sulla quantità. Soprattutto che hanno creato aziende
che propongano la passione e la competenza di mastri birrai, un forte legame
col territorio, l'eccellenza delle materie prime attraverso la qualità, la
scelta del biologico o la coltivazione in proprio, i connotati di impresa
sociale».
All'undicesima “media”, senza segni di pesantezza, c'è la storia del
Fermentum che a Monza è noto semplicemente come la birra del Carrobiolo. Una
pagina per raccontare come sette amici hanno fatto rinascere la produzione
nel convento dei Padri Barnabiti. «Una bella storia da scrivere – continua
l'autore a proposito del lavoro di Pietro Fontana e soci (che hanno accolto
con bella sorpresa la ''nomination'') – perché sposa la filosofia di
Altraeconomia col coinvolgimento nei gruppi di acquisto solidale e l'impegno
nel progetto “Spiga e madia” per utilizzare il frumento locale».
L'altra Brianza è ovviamente rappresentata dai ragazzi del Menaresta, il
birrificio a Carate Brianza di Enrico Dosoli e Marco Rubelli che si è
meritato una storia “piccola” con una presentazione breve, ma intensa (come
le sensazioni che lascia la Felina, ambrata speziata alla cannella).
Segnalati poi l'Hibu di Cornate d'Adda e il Novecento di Casatenovo, appena
fuori dalla provincia di Monza. Perché non ci siano dubbi che qui intorno
esiste “un mondo in fermento”.
Ch.Ped.
Fonte
http://www.ilcittadinomb.it
Marzo 2010
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