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Panettone alla birra nella pasticceria del carcere Due Palazzi di Padova
Babbo Natale quest'anno in carcere porta il panettone alla birra Il nuovo dolce realizzato dai detenuti, proposta natalizia di punta. Si prestano ai
matrimoni più impossibili i panettoni sfornati dai detenuti pasticceri della
casa di reclusione Due Palazzi di Padova. Solo qualche tempo fa il "Gastronauta"
Davide Paolini li vedeva abbinati a un gelato al prosecco e consumabili
nella settimana di Ferragosto. Adesso ci ha pensato Sandro Vecchiato (foto
in basso), leader di Interbrau, uno dei maggiori distributori di birra del
Paese, dopo aver visitato la pasticceria gestita dietro le sbarre dal
consorzio Rebus, a ideare una nuova "unione di fatto". «Il panettone alla
birra Tabachéra», spiega Luca Passarin, responsabile della linea de I dolci
di Giotto, «è stato presentato proprio in questi giorni a Milano a Golosaria
2009, la manifestazione enogastronomica organizzata dal Club Papillon di
Paolo Massobrio. È un prodotto altamente artigianale con un ciclo di
lavorazione di 72 ore di cui almeno 24 solo di lievitazione». La birra non è
un ingrediente diretto dell'impasto; in essa «vengono lasciate a macerare a
lungo le uvette e così il sapore luppolato fa da contrappunto alla
tradizionale dolcezza del panettone». Volendo poi toccare l'apice del gusto,
il panettone viene proposto in abbinamento alla Crema alla Birra Tabachéra,
lavorata con ingredienti elementari: zucchero, farina, sale, oltre
naturalmente alla Tabachéra stessa. In via Due Palazzi
il tour de force in vista del Natale 2009 è cominciato da tempo. Oltre al
panettone alla birra, le proposte sono varie: panettone classico, con o
senza uvette e canditi, panettone con gocce di cioccolato; cioccolato e
caffè o addirittura cioccolato e fichi. E poi la Noce del Santo, il dolce
con cui la pasticceria del carcere ha voluto esprimere "l'epoca di mezzo" di
sant'Antonio, conciliando ingredienti sia del vecchio (noci, nocciole,
mandorle, ecc.) che del nuovo modello di alimentazione del tempo (farina
integrale di frumento) e avendo come base la specialità di sempre del
laboratorio di via Due Palazzi: il lievito naturale. Per non parlare dei
biscotti: Baci di Dama, Zaleti, Pratesi, Cantucci e quelle Bolle di Neve per
la cui pasta di mandorle Davide Paolini ha sprecato più di un superlativo. Dicembre 2009 |
Ultimo Aggiornamento: 04/01/2016 11.18 |
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