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Quattro birrifici in Bergamasca
La cultura della birra avanza, sia
pure lentamente, anche in Bergamasca. La «Compagnia del Luppolo», con sede a
Zogno, è attiva dal 2003 e conta attualmente una settantina di iscritti.
Presidente è Giovanni Marconi, che afferma: «Non vogliamo assolutamente fare
la guerra al vino, non c’è motivo, sono due prodotti del tutto diversi.
Certo è, però, che la grande varietà di birre esistenti sul mercato permette
di trovare abbinamenti facili con tutti i cibi e questa cultura vogliamo far
capire agli appassionati del settore e ai ristoratori più sensibili».
«La grande varietà di birre – continua Marconi - è garantita dai
microbirrifici artigianali che anche in Italia si stanno moltiplicando negli
ultimi anni. Oggi sono circa trecento. In Bergamasca sono per ora quattro ma
altri stanno per aprire l’attività. Di queste birre particolari ci
occupiamo, perché ogni mastro birraio ci mette la propria passione ed
esperienza e riesce ad ottenere risultati molto interessanti».
In Bergamasca sono attivi da qualche anno il birrificio “Maivisto” di Botta
di Sedrina, il birrificio “Sguaraunda” di Pagazzano e il birrificio “Maspy”
di Ponte San Pietro, mentre del tutto nuovo è il Birrificio della Val
Cavallina aperto da poco a Endine Gaiano.
Per iniziativa di Slow Food Valli Orobiche e della Compagnia del Luppolo si
è svolta al ristorante Al Rustico-Villa Patrizia di Petosino una serata di
degustazione di birre in abbinamento ai piatti preparati dagli chef del
ristorante che fa capo a Antonio e Patrizia Lecchi. Come aperitivo è stata
servita una birra artigianale belga, una “Blanche d’Ardenne” ben abbinata a
stuzzichini di formaggio e fritti vari.
A tavola, il tortino di cipolle rosse dolci su crema di Taleggio è stato
abbinato alla birra Rurale del birrificio Montegioco in provincia di
Alessandria (birra non filtrata, non pastorizzata, rifermentata in bottiglia
o fusto, come avviene un po’ per tutte le birre artigianali). Ancora una
birra belga (la Guidenberg De Ranke, birra di abbazia, fresca ed
equilibrata, un poco speziata) ha accompagnato la guancia di vitellone alla
bordolese su purea di patate: un abbinamento azzardato ma comunque riuscito.
Con l’assaggio di pecorino sardo, una birra sarda del Birrificio Barley di
Cagliari: una Riserva 2008 di dieci gradi, una birra da meditazione davanti
al caminetto acceso. Anche l’ultima birra assaggiata si è rivelata piuttosto
impegnativa: il flan caldo di cioccolato (un dessert tipico al “Rustico” di
Sorisole) è stato abbinato alla birra trappista Rochefort 10 della Abbazia
belga di Saint Remy. Nonostante la gradazione di 11,3 si è rivelata una
birra morbida e che ben si fondeva con il retrogusto amarognolo dato dal
tortino di cioccolato.
Antonio Lecchi, professionista dai molteplici interessi e tra l’altro
produttore di vino nella Tenuta Casa Virginia di Villa d’Almè, ha
manifestato il proposito di introdurre nel suo ristorante anche una
qualificata “Carta delle birre”. Una proposta in più per i tanti buongustai
che frequentano il “Rustico” di Sorisole.
Fonte
http://www.ecodibergamo.it/stories/Valle%20Brembana/102218_birrifici_artigianali_crescono_sono_gi_quattro_in_bergamasca/
Dicembre
2009
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